Cara Deborah,
il tg5 di qualche giorno fa ci informava che Israele, tanto per cambiare, ha offerto il suo aiuto ad un Paese in difficoltà. In particolare Benyamin Netanyahu ha offerto l'invio di aerei anti-incendio e di medici specializzati nella cura delle ustioni. Ancora una volta mi chiedo: e i palestinesi niente? Sì, lo so, prevedo la Sua obiezione, i palestinesi gli incendi li appiccano, so anche che del gruppo dei terroristi-piromani fanno parte anche gli arabo-israeliani (ricordo ancora le terrificanti immagini degli incendi dolosi appiccati dai Suoi non tanto leali concittadini). Ma dico, i palestinesi potrebbero almeno provarci. Chessò una volta tanto i palloncini incendiari potrebbero riempirli d'acqua...
cordialmente,
Paola Gatti
p.s. letta la legge (la Legge Nazionale di Israele, Stato del popolo ebraico) non ho trovato lo scandalo
Gentile Paola,
Lei è troppo ottimista. I palestinisti non hanno mai prestato aiuto a nessuno da quando esistono, loro sanno come piagnucolare per averlo l'aiuto, naturalmente in soldi da usare per la loro mansione più amata, il terrorismo. I palloncini e aquiloni esplosivi continuano a piovere su Israele, anche da Giudea e Samaria, quindi dai territori occupati dall'ANP, su Gerusalemme, distruggendo un ecosistema importante creato dopo decenni di lavoro. Israele ha sempre aiutato ogni nazione in difficoltà per disastri di guerra o naturali, da sempre aiuta anche paesi nemici come l'Iran e la Siria. Se il mondo, i politici, i media internazionali si ponessero la sua stessa domanda "Ma i palestinesi dove sono?" forse si farebbe strada quel senso di giustizia e di riconoscimento della realtà che oggi è completamente assente. La legge Nazione-Stato del Popolo ebraico, come lei scrive, non ha nulla di scandaloso. E' una legge simile a quella di molti stati europei che salvaguarda i valori nazionali.
Un cordiale shalom