Non faccio valutazioni su Sergio Marchionne, che umanamente non può che riscuotere la mia simpatia, ben al di là di altre divergenze. Non riesco però a capire cosa possa egli rappresentare il relazione a Israele, mondo islamico e terrorismo. Chiedo scusa ad Angelo Pezzana, che apprezzo comunque, ma riproporre su IC il commento di Bracalini in questa forma si qualifica con una sola metafora: cassa di risonanza. Ce n'era davvero bisogno?
Sandro Zanchi, Siena
Gentile Sandro,
E' vero che Sergio Marchionne non ha nulla a che vedere con Israele o il mondo islamico ma le offese cui è oggetto in questi giorni dai media di sinistra sono intollerabili. La prima pagina del Manifesto, fatta mentre le notizie riportavano la gravità della situazione del manager è semplicemente terrificante.
Noi di IC non potevamo non tenerne conto come se nulla fosse accaduto.
Un uomo sta morendo e che fosse una persona di successo e di potere autorizza la sinistra e i sindacati a offenderlo e a umiliarlo in modo tanto meschino?Certamente no, vero sciacallaggio! ed è questo che abbiamo voluto denunciare, a eterna vergogna di quelle persone così prive di umanità. E' inoltre giusto ricordare che Marchionne ha salvato l'industria italiana quando la Fiat era ridotta malissimo, ha sconfitto la CGIL facendo l'interesse dei lavoratori, è uscito da una Confindustria che ormai vive di compromessi. Sui lavoratori della Fiat è famosa la sua frase "Gli operai non si pagano con le macchine ma con i soldi"
Un cordiale shalom
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