Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Inghilterra: nel Labour sempre più antisemitismo e odio per Israele, ci voleva tanto ad accorgersene? Commento di Luigi Ippolito
Testata: Corriere della Sera Data: 24 luglio 2018 Pagina: 26 Autore: Luigi Ippolito Titolo: «Ebrei e laburisti: è ormai maturo un divorzio storico?»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 24/07/2018, a pag.26 con il titolo "Ebrei e laburisti: è ormai maturo un divorzio storico?" il commento di Luigi Ippolito.
Non si sa da oggi che, in Inghilterra, il Labour di Corbyn è diventato antisemita e odiatore di Israele. La vicinanza verso il terrorismo arabo palestinese e per l'incapacità di bloccare il diffuso antisemitismo nel partito, è cosa arcinota. E' ora di prenderne definitivamente coscienza. Il rischio, altrimenti, è quello di legittimare il nemico. E Corbyn non è un semplice avversario, ma un nemico.
Ecco l'articolo:
Luigi Ippolito
Al centro Jeremyn Corbyn
Come un fiume carsico, da due anni a questa parte la questione dell’antisemitismo nel partito laburista riappare a intervalli periodici: e ogni volta scava un fossato più profondo tra gli ebrei britannici e il partito della sinistra. L’ultima polemica è di questi giorni e riguarda il «codice contro l’antisemitismo» appena adottato dal Labour: una dichiarazione di intenti che ha fatto seguito a una lunga inchiesta interna volta proprio a prendere le distanze da una vera o presunta ostilità nei confronti degli ebrei e di Israele. Ma, come si suol dire, la toppa è stata peggiore del buco: perché il nuovo codice di condotta si è scontrato con la condanna delle autorità religiose rabbiniche e l’indignazione di molti esponenti laburisti di estrazione ebraica. Infatti la «carta» adottata dal Labour riproduce la definizione di antisemitismo dell’Alleanza Internazionale per il Ricordo dell’Olocausto: ma significativamente ne omette alcuni punti, che riguardano fra l’altro l’accusa agli ebrei di essere più leali a Israele che al proprio Paese o il paragone fra le politiche di Israele e quelle naziste. La polemica è deflagrata quando una deputata laburista ebrea, Dame Margaret Hodge, ha affrontato il leader Jeremy Corbyn nei corridoi di Westminster dandogli del «fottuto antisemita». E non è un caso che la questione divampi da quando l’esponente della sinistra radicale ha assunto la guida del partito: lui ha sempre militato nel campo antimperialista e terzomondista, spesso attraversato da ostilità verso Israele. Tanto che oggi gli ebrei nel partito denunciano un clima di ostilità tollerato dai vertici: la combattiva deputata Luciana Berger si è fatta in questi mesi portavoce del disagio. Che sta avendo costi anche sul piano elettorale: alle ultime amministrative, il Labour ha perso a sorpresa nella circoscrizione di Barnet, quella con la più alta presenza ebraica. L’avvio di un divorzio storico?
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