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La Stampa Rassegna Stampa
23.07.2018 Israele salva 800 Caschi bianchi in Siria
Cronaca di Giordano Stabile, Breaking News di Vito Anav

Testata: La Stampa
Data: 23 luglio 2018
Pagina: 17
Autore: Giordano Stabile - Vito Anav
Titolo: «Israele salva i Caschi bianchi e bombarda Assad - L'esercito israeliano salva 800 volontari in Siria»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 23/07/2018, a pag.17 con il titolo "Israele salva i Caschi bianchi e bombarda Assad" il servizio di Giordano Stabile; a seguire, "Breaking News", di Vito Anav.

A destra: un soldato dei Caschi bianchi in Siria

Due appunti alla cronaca di Giordano Stabile:
1. l'utilizzo inappropriato e fuorviante dell'espressione "raid aereo" riferito a un intervento mirato dell'aviazione israeliana in Siria;
2. il riferimento, per spiegare l'intervento umanitario di Israele, a un "favore" chiesto da Donald Trump e Justin Trudeau. Su questo punto fa peggio la REPUBBLICA, che scrive "Trump e Trudeau hanno chiamato il premier Netanyahu per chiedergli di intervenire". I media italiani ignorano quasi sempre gli interventi umanitari di Israele, che sono però continui non solo in Golan, ma anche al confine con Gaza. E, non da ultimo, il governo e l'esercito israeliano non si fanno certo condizionare nelle proprie decisioni da pressioni esterne, e meno che mai da quelle - presunte - del premier canadese Trudeau.

Infine, una domanda all'oscuro titolista del CORRIERE della SERA che nel catenaccio di oggi, a pag. 10, ha messo tra virgolette "per ragioni umanitarie" (l'intera frase è: "I volontari siriani fatti uscire attraverso il Golan 'per ragioni umanitarie' ". Perché le virgolette? Forse per mettere in dubbio le ragioni dell'intervento umanitario di Israele?

Per approfondire, rimandiamo a due video segnalati da Silvia Grinfeld:
https://www.youtube.com/watch?v=PMYeNRLiCEg
https://www.youtube.com/watch?v=wh_7UHgFHf0

Ecco gli articoli:

LA STAMPA - Giordano Stabile: "Israele salva i Caschi bianchi e bombarda Assad"

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Giordano Stabile

Un «favore» chiesto da Donald Trump e dal premier Justin Trudeau. Così il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha spiegato l’operazione che nella notte fra sabato e domenica ha portato in salvo 800 “Caschi Bianchi” intrappolati al posto di frontiera di Quneitra fra la Siria e le Alture del Golan. L’esercito è andato a prenderli, li ha portati in territorio israeliano e di lì al confine con la Giordania. Tutto in poche ore, nella massima segretezza, con il rischio di innescare un conflitto con le truppe governative che stavano per riconquistare l’intera provincia di Quneitra, come poi è accaduto nella giornata di ieri. Israele ha poi condotto in serata un pesante raid aereo contro il centro di ricerche militari a Masyaf nella provincia di Hama, sospettato dai servizi occidentali di produrre armi chimiche.

Lo sforzo “umanitario”
Le forze armate hanno spiegato che il salvataggio di volontari della Difesa civile siriana è stato «uno sforzo umanitario a causa dell’immediato pericolo per le loro vite». I “Caschi bianchi”, protagonisti dei salvataggi di molte vite nelle zone controllate dai ribelli sotto i raid dell’aviazione siriane e russa, saranno trasferiti in Germania, Olanda, Gran Bretagna e Canada, come rifugiati. Né Israele né gli Stati Uniti hanno accettato di accoglierli. Le nuove norme volute da Trump impediscono l’arrivo negli Usa da Paesi giudicati «pericolosi».

I “Caschi bianchi”, volontari della cosiddetta “Difesa civile siriana”, sono il volto più mediatico, a volte controverso, dell’opposizione al regime di Bashar al-Assad. Hanno denunciato le violazioni dei diritti umani e i crimini di guerra delle forze governative, in particolare l’uso di armi chimiche. L’ultima denuncia però, l’uso di cloro e gas nervini a Douma, non ha trovato riscontro nell’indagine dell’agenzia Opac dell’Onu. Per Damasco sono invece al servizio dei gruppi ribelli, anche islamisti, e dei servizi segreti occidentali.

Con la conquista della Ghouta orientale, poi della provincia di Daraa e infine di Quneitra, gli spazi di azione dei «Caschi Bianchi» si sono ristretti fin quasi a zero, finché si sono trovati intrappolati alla frontiera, con la certezza di essere catturati, forse torturati o uccisi. Per questo è scattato il piano di salvataggio. Trump ha telefonato a Netanyahu per chiedergli di intervenire. Il premier si è «coordinato» anche con Vladimir Putin, in modo che le forze armate siriane non interferissero, e tutto è andato liscio. Forse la prima prova di intesa America-Russia-Israele nella futura Siria, dove Assad è più in sella che mai e si appresta a riconquistare la quasi totalità del territorio.

Per inviare alla Stampa la propria opinione, telefonare: 011/65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante

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L'esercito israeliano salva 800 volontari in Siria
Breaking News, di Vito Anav

 

 

Si e` completata con pieno successo , nella notte tra Sabato e Domenica l'operazione di salvataggio di 800 attivisti dell'associazione civile siriana "caschi bianchi" e delle loro famiglie che sono stati portati in salvo in Israele per poi essere trasferiti in Giordania da dove partiranno per Inghilterra, Germania e Canada . L'operazione e` stata eseguita da IDF , su richiesta Americana, Canadese e di alcuni Paesi europei. Gli attivisti sono stati prelevati dalle zone di guerra del Sud della Siria dove stavano correndo immediato pericolo di vita . La prima notizie e` uscita stanotte sui quotidiani tedeschi. Trattasi di 800 volontari dell'associazione di protezione civile "caschi bianchi" , un comunicato del Portavoce Militare IDF riporta: " L'operazione e` stata eseguita poiché risultava chiaro che i volontari e le loro famiglie rischiavano la vita." Il convoglio e` stato trasportato con autobus in Israele e da lì in Giordania scortati da IDF. L'operazione e` stata tenuta strettamente segreta per non far correre ai civili ulteriori pericoli , dopo che l'esercito di Assad ha conquistato gran parte del Golan siriano. Il portavoce del Ministero degli Esteri Giordano , Muhammed El Hayad ha dichiarato:" La Giordania ospitera` per motivi umanitari i volontari per tre mesi e poi essi e le loro famiglie verranno trasferiti nei Paesi che si sono impegnati a riceverli."

 

 

L'Associazione "Caschi Bianchi" conta circa 3000 volontari che si occupano di protezione civile ed e` stato fondato nel 2013 . In migliaia di operazioni in zone di guerra hanno salvato piu` di centomila civili, come riporta la portavoce del Dipartimento di Stato USA. L'Associazione e` sostenuta con aiuti economici e con la fornitura di materiali da Inghilterra, Olanda,Danimarca, Germania , Giappone e Stati Uniti. L'Associazione e` stata definita da Assad "associazione terroristica" e da questo deriva il pericolo che stavano correndo i volontari e le loro famiglie con l'avvicinarsi della definitiva conquista di Kuneitra da parte dell'esercito siriano.

Fonte: Portavoce Militare IDF, Dipartimento di Stato USA, giornali tedeschi, Governo Giordano, TV israeliana e giordana.
Riportato da Vito Anav

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Vito Anav


direttore@lastampa.it

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