Riprendiamo dal FATTO Quotidiano di oggi, 19/07/2018, a pag.24 la breve "Surrogata sì, ma solo per donne: protesta la comunità gay".
In Israele, come in tutte le democrazie, le riforme sono ottenute dopo dure e talvolta lunghe e complesse battaglie democratiche. Anche l'estensione della maternità surrogata a uomini single e coppie gay arriverà. E' comunque una buona notizia l'estensione oggi della surrogata per donne sole, l'allargamento della norma in modo da garantire questo diritto anche agli uomini sarà il passo successivo. La legislazione Lgbt in Israele è molto avanzata. Invitiamo chi cerca la perfezione a guardare ad altri Paesi, come l'Iran, la Cina, la Russia, tutti i Paesi arabi, i territori palestinesi; e poi tornare a Israele, e notare le differenze.
Ecco l'articolo:
LA KNESSET, il parlamento israeliano, ha approvato una legge (invocata in passato dalla Corte Suprema) che estende la maternità surrogata anche alle donne che siano prive di un partner e siano afflitte da particolari problemi medici, mentre prima potevano usufruirne solo coppie eterosessuali. Al momento del voto ha destato scalpore il comportamento del premier Benjamin Netanyahu che ancora due giorni fa era sembrato sostenere la tesi di un deputato del Likud secondo cui occorreva che anche uomini single potessero usufruire di "uteri in affitto", mentre ieri, al momento del voto, si è detto contrario. Il suo voto ha provocato grande indignazione nella comunità Lgbt in Israele che ha subito proclamato per domenica una giornata nazionale di protesta. Già ieri a Tel Aviv, attivisti Lgtb hanno inscenato una prima protesta: un corteo di dimostranti ha bloccato il traffico nel centrale incrocio stradale delle Torri Azrieli dove si trovano diversi uffici governativi.
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