Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 17/07/2018, a pag.17, con il titolo "Israele, dopo i missili regge la fragile tregua" il commento di Camille Eid.
Mentre in questi giorni di continui attacchi dei terroristi di Hamas contro Israele l' Osservatore Romano risponde con il silenzio, evitanto di pubblicare commenti e editoriali, Avvenire propone il commento di Camille Eid.
Camille Eid scrive di "raid" israeliani e sottolinea che la tregua "sembra reggere nonostante alcuni lanci sporadici di razzi verso Israele": la tregua è stata violata dai terroristi, ma Eid minimizza con il riferimento a "lanci sporadici".
Continua la campagna mediatica di Avvenire contro Israele.
Ecco l'articolo:
Camille Eid
Calma precaria tra Israele e la Striscia di Gaza, dopo la lunga giornata di sabato che ha visto lo scambio di colpi di artiglieria, il lancio di oltre 200 missili oltre il confine e la risposta con i raid dell'Aviazione israeliana su decine di obiettivi. Il cessate il fuoco, annunciato sabato sera da Hamas e dalla Jihad islamica con la mediazione dell'Egitto, sembra reggere nonostante alcuni lanci sporadici di razzi verso Israele e i commenti scettici della stampa visto che Hamas non si è impegnato a cessare i lanci di aquiloni incendiari né di organizzare manifestazioni sul confine. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ieri si è recato in visita alle zone colpite, ha fatto sapere che «l'atteggiamento di Israele si fonderà sui fatti sul terreno e non sulle dichiarazioni delle fazioni palestinesi». Intanto, nel timore di una nuova escalation, Israele ha dislocato batterie di difesa aerea attorno a Tel Aviv e ha richiamato in servizio riservisti addetti a quelle postazioni. «Sulla base della valutazione del contesto operativo - si legge nel comunicato diramato dall'esercito-, i militari hanno rafforzato le posizioni di Iron Dome nell'area di Gush Dan, nel centro di Israele, così come nella parte meridionale del Paese. E' stato richiamato un numero limitato di riservisti per aumentare la preparazione della contraerea». In parallelo la radio militare ha riferito che il governo ha dato istruzioni alle forze armate di impedire - anche col fuoco, se necessario - ulteriori lanci da Gaza di aquiloni incendiari verso Israele.
Missili sparati su Israele da Hamas
La risposta agli aquiloni incendiari aveva creato una certa tensione alla riunione del governo israeliano. Secondo quanto emerso sui media, il ministro dell'Istruzione Naftali Bennett, leader del partito vicino ai coloni "Focolare Ebraico", ha detto che non bisogna sparare colpi d'avvertimento a chi lancia gli aquiloni, ma colpirli direttamente, ma ha trovato contrario il capo di Stato Maggiore Gadi Eisenkot, il quale ha replicato dicendo che «non è giusto sparare a bambini e adolescenti, che a volte sono fra i lanciatori di aquiloni». Proseguono, intanto, le incursioni israeliane contro presunte basi iraniane in Siria. Secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, almeno nove miliziani siriani e tre militari iraniani sarebbero stati uccisi nel raid missilistico compiuto domenica sera nei pressi dell'aeroporto militare di Nayrab, a est di Aleppo. Altre fonti non governative parlano di 22 uccisi, tra cui una decina di pasdaran iraniani. La zona era stata colpita da raid attribuiti a Israele già nei mesi scorsi.
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