Ancora boicottaggi contro Israele. Ecco cosa ha fatto l'Irlanda
Commento di Fiamma Nirenstein
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Fiamma Nirenstein
Una manifestazione contro Israele in Irlanda
La decisione irlandese di comminare fino a 5 anni di galera e 250mila euro di multa a chiunque abbia a che fare economicamente con Gerusalemme Est, il Golan e l’West Bank va insieme alla richiesta ufficiale dell’Internazionale Socialista di aderire al movimento BDS. Sono due scelte semplicemente colluse col terrorismo, che puntano alla distruzione di Israele, non tengono in nessun conto il fatto che da quelli che loro chiamano "territori occupati” (“occupati" rispetto a chi? Alla Giordania del ‘48 forse, o a quel criminale di Assad, perchè uno Stato palestinese non è mai esistito e comunque la Giordania e Assad hanno attaccato Israele prima che esso difendendosi fosse costretto a “occuparne” i territori oggi disputati) l’attuale potere palestinese, dispotico, dittatoriale, sostenitore del terrorismo, o quello di Assad, genocida e brutale, condurrebbero una guerra di sterminio contro Israele. Sostenere il boicottaggio e penalizzare il lavoro in Giudea e Samaria significa anche spingere alla distruzione dei posti di lavoro e del tenore di vita dei palestinesi che vi lavorano in pace con gli ebrei. L’Internazionale socialista, di cui Shimon Peres faceva parte, è diventata una sentina di antisemitismo, la peggiore. L’Irlanda poi è un Paese in cui, nel verde della natura, non c’è posto per una parola di pietà per i contadini del sud d’Israele la cui vita viene bruciata con i loro sudati campi dagli attacchi dei terroristi di Gaza con gli aquiloni infuocati e velenosi.