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L'Osservatore Romano Rassegna Stampa
11.07.2018 L'Osservatore Romano mette in dubbio la realtà dei fatti
Una sola parola basta a trasformare una cronaca in un pezzo di disinformazione

Testata: L'Osservatore Romano
Data: 11 luglio 2018
Pagina: 3
Autore: la redazione di OR
Titolo: «Israele chiude il valico con Gaza»

Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 11/07/2018, a pag.3, la breve "Israele chiude il valico con Gaza".

Secondo OR gli attacchi con aquiloni incendiari contro Israele sono una opinione. Scrive infatti: "Secondo fonti israeliane, da circa tre mesi vengono lanciati palloni e aquiloni incendiari, in alcuni casi anche con cariche esplosive, verso i centri abitati israeliani a ridosso della Striscia". Basta una parola per mettere in dubbio la realtà dei fatti, OR ancora una volta segue la strada della disinformazione per demonizzare Israele.

Ecco la breve:

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Il lancio...

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... e il risultato

Aumenta la tensione tra Israele e Hamas. Il governo israeliano ha infatti deciso di chiudere il valico commerciale di Kerem Shalom, a causa «del lancio degli aquiloni incendiari e altri tentativi di compiere azioni terroristiche». Lo ha annunciato il primo ministro, Benjamin Netanyahu. «In accordo con il ministero della difesa — ha precisato — agiremo con mano pesante contro il regime di Hamas nella striscia di Gaza». Il valico di Kerem Shalom — unico transito commerciale da e per la Striscia — resterà aperto solo per prodotti umanitari, inclusi cibo e farmaci, che saranno approvati su base individuale dal Cogat, l'organo di controllo israeliano dei Territori palestinesi. «Nessuna esportazione o commercio di beni sarà portato fuori dalla Striscia», ha aggiunto il premier.

Secondo fonti israeliane, da circa tre mesi vengono lanciati palloni e aquiloni incendiari, in alcuni casi anche con cariche esplosive, verso i centri abitati israeliani a ridosso della Striscia. In media — secondo i vigili del fuoco — una ventina di lanci al giorno, che finora hanno appiccato il fuoco a circa seicento zone con danni ingenti all'agricoltura e ai boschi, alle riserve naturali e demaniali. Un situazione che — ha spiegato l'esercito — rende impossibile «la vita quotidiana» nei villaggi israeliani. Come altra misura contro il lancio degli oggetti incendiari, l'esercito israeliano ha anche annunciato la sospensione dell'espansione della zona di pesca a Gaza da 6 a 9 miglia marine che è stata in vigore per tre mesi. Da Gaza, Hamas, attraverso il portavoce Fawzi Barhoum, ha bollato la decisione israeliana come un «crimine contro l'umanità», chiedendo l'intervento della comunità internazionale. La Jihad islamica palestinese ha parlato senza mezzi termini di una vera «dichiarazione di guerra».

Per inviare all' Osservatore Romano la propria opinione, telefonare: 06/ 69883461, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


ornet@ossrom.va

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