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Il Vaticano e il nazismo 05/07/2018

 la Chiesa ha le sue colpe, e di questo andrà giudicata. ma molti di questi movimenti com'è gia acquisito nacquero in una atmosfera anticristiana. ad esempio Mussolini era ateo e notoriamente anticlericale, tanto che si dice che il monumento ad Anita Garibaldi, monumento di autocelebrazione del fascismo perché cercava di imporsi come erede del Risorgimento era rivolto verso il Vaticano ad indicare chi avrebbe travolto al galoppo…., i nazisti addirittura si fecero un cristianesimo ad uso e consumo proprio: il cristianesimo progressista, con cui sostituire il cristianesimo di antico rito. su questo aspetto della vicenda, dall'aspetto anticristiano, nel senso contro il cristianesimo di antico rito, di questi movimenti che si ispiravano allo stato etico attraverso la creazione d un homo novus, è mia opinione personale che poco sia stato studiato. su questo punto anche il futuro pio Xii quale ambasciatore in germania, che ha visto o non ha saputo vedere, diversamente da Pio XI che si dice stava preparando addirittura la scomunica per Mussolini, va giudicato. In merito alla frase di chiusura ho sempre sentito dire, anche se non ho mai approfondito l'origine:Temi l'uomo che legge un solo libro, gli altri li brucia
Franco Licciardello

 ==================================================================== Pio XI lo definì così proprio perchè aveva firmato il Concordato. La Chiesa cercava di garantirsi, anche con il Concordato, degli spazi di autonomia dal regime, spazi che poi furono chiusi con lo scioglimento delle associazioni di massa dei cattolici, come l'Azione Cattolica, la Fuci eccetera. Pio XI, il papa che pronunciò la frase da lei citata, non era fascista, e men che meno nazista. Diverso è il giudizio che si può dare sul suo successore, Pio XII. (ex-Nunzio Apostolico in Germania). A voler essere benevoli, la cosa migliore che si può dire sul suo conto è che ebbe un atteggiamento ambiguo. Quanto di questa ambiguità sia stata dovuta a "non ostilità" ideologica verso il regime (anche per la sua natura anti-comunista), quanto a paura, anche personale (dal 1943 in poi Roma era occupata dai tedeschi ed il Vaticano poteva essere invaso dalle truppe tedesche), o quanto invece il ricordo degli scontri che c'erano stati ai tempi del suo predecessore avessero consigliato al papa una maggior prudenza, è questione sulla quale, a quanto ho capito, gli storici non sono arrivati ad una conclusione. Speriamo che un giorno l'apertura degli Archivi Vaticani contribuisca a fare maggior luce.

 Giuseppe Peppino Rivolta

Gentili amici Franco e Peppino,

tutte le disquisizioni sul nazismo, la sua anticristianità, il suo ateismo e anticlericalismo, tutte verità, lasciano il tempo che trovano. La realtà è che quello è stato il periodo storico più delirante in assoluto ed è potuto accadere proprio grazie alla politica della Chiesa, sia cattolica che protestante, degli anni e dei secoli che l'hanno preceduto. Dall'Inquisizione spagnola a Martin Lutero l'Europa è stata attraversata da ondate di odio violento contro gli ebrei, vittime di ogni genere di brutalità concepita da menti umane. L'atteggiamento di Pio XII è stato più che ambiguo, in alcune fasi addirittura complice, forse per paura, forse per interesse ideologico. Gli Archivi vaticani hanno un buco importante tra il 1939 e la fine della guerra. Il giorno che verranno resi consultabili sapremo la verità. La frase esatta di Heine è: “Dove arde il libro, in fin si abbrucia l’uomo”. E così è stato.

Un cordiale shalom

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=29&sez=120&id=71229  


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