Riprendiamo da LIBERO di oggi, 04/07/2018, a pag.10 con il titolo "Stop ai fondi per i palestinesi" l'anaisi di Daniel Mosseri
Daniel Mosseri
Il governo australiano ha interrotto i trasferimenti di denaro nelle casse di quello palestinese guidato da Mahmoud Abbas. L'annuncio è arrivato dalla ministra degli Esteri dell'Australia, Julia Bishop: «II 29 maggio ho scritto all'Autorità palestinese (Ap) per ricevere garanzie che i nostri aiuti non siano utilizzati per assistere i palestinesi condannati per crimini motivati da violenza politica». Evidentemente Ramallah non ha saputo rassicurare Canberra. ll governo di Abbas - presidente dell'Autorità palestinese, dell'Olp e di Fatah - finanzia attivamente la violenza terroristica contro cittadini israeliani. Ad Abbas, meglio noto con il nome di battaglia di Abu Mazen, non fa differenza se i suoi concittadini attaccano e uccidono gli israeliani al di qua o al di là della Linea Verde, se accoltellano militari o investono civili: quel che conta è fare fuori gli ebrei. Secondo il Jerusalem Center for Public Affairs, a un accoltellatore arrestato spettano 400 dollari al mese, che schizzano a 3.400 se il «martire» ha ucciso un ebreo. In caso di condanna, la famiglia riceve altri 1.500 dollari e l'entità dell'emolumento cresce al crescere degli annidi carcere. La famiglia di un terrorista ucciso riceverà 100 dollari e la vedova 250 dollari mensili. Gli israeliani denunciano da anni l'ipocrisia di chi parla di pace all'Onu per poi finanziare il terrore, ma da oggi anche l'Australia guidata dai Liberali (conservatori) di Tony Abbott respinge il doppio gioco dell'Ap. E alla ministra Bishop piace parlare chiaro: «Qualunque supporto fornito dall'Olp a persone condannate per violenza politica è un affronto ai valori australiani».11 taglio dei trasferimenti vale 10 milioni di dollari australiani all'anno, pari a 6,3 milioni di euro. Bishop ha anche aggiunto che il governo Abbott resta impegnato a favore dei palestinesi più vulnerabili, per cui i fondi saranno versati all'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari. «1175% della somma», ha detto Bishop, «sarà speso a Gaza dove la situazione umanitaria continua a peggiorare». L'annuncio di Canberra fa il paio con un voto trasversale del Parlamento israeliano che ha appena approvato 87 a 15 un taglio dei trasferimenti da Israele all'Ap pari all'ammontare che questa versa alle famiglie dei terroristi. Secondo fonti della Difesa israeliana, Ramallah investe 198 milioni di dollari all'anno nel «Fondo per i famigliari dei martiri» e 160 milioni nel «Club dei prigionieri palestinesi», investendo il 7% del proprio bilancio. Fra i primi a sanzionare la politica dell'Anp ci sono alcuni deputati Usa che nel 2016 proposero il Taylor Force Act, un progetto di legge dedicato alla memoria del cittadino americano 29enne Taylor Force ucciso a coltellate durante un viaggio di studi in Israele da un «martire» palestinese. Approvata con voto bipartisan lo scorso marzo, la legge taglia i fondi Usa all'Ap fintanto che questa finanzia il terrorismo.
Per inviare a Libero la propria opinione, telefonare: 02/999666, oppure cliccare sulla e-mail sottostante