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27/3/02 LETTERA APERTA ALLA TERRA D'ISRAELE
Riflessione di Barbara Mella
Mia cara, dolce, amatissima, vilipesa e martoriata Terra d'Israele, da sempre su di te succedono brutte cose, da sempre il mondo intero ti calunnia, da sempre succede che tutto quello che fai viene mistificato o, quantomeno, frainteso: tu ti difendi e dicono che aggredisci, tu tenti di non farti distruggere e dicono che ti sei montata la testa e vuoi diventare grande, tu colpisci chi ti attacca e dicono che non lo devi fare, colpisci le cose di chi attacca, per non uccidere, e dicono che non lo devi fare, colpisci personalmente, con tuo grande rischio, solo gli assassini, e dicono che non lo devi fare. Uccidono i tuoi figli e dicono che sei tu a uccidere i figli degli altri, tenti di far uscire dai tuoi confini la verità e dicono che menti, negano il tuo diritto ad esistere e dicono che sei tu a negarlo agli altri, tentano di distruggere il tuo popolo ovunque nel mondo, anche a migliaia di chilometri da te, e levano grandi proteste quando tu ti sposti di tre metri per neutralizzare chi ti sta distruggendo.



Cara Terra d'Israele, così non va, così non si può andare avanti, così non si arriva da nessuna parte, prima o poi dovrai deciderti a capirlo: è inutile, dolce Terra d'Israele, che tu tenti di accontentare chi non ne vuole sapere di capirti, di cercare accomodamenti con chi cerca la tua cancellazione, di tentare mediazioni con chi mediare non vuole affatto. Mia amata Terra d'Israele, smettila di temere le critiche di chi ti criticherebbe comunque, finché tu esisterai, smettila di cercare di andare incontro a chi invece ti viene solo contro. Cara Terra d'Israele, a questo punto hai una sola via d'uscita: infischiatene del mondo che ti odia, e ti odierà qualunque cosa tu faccia, solo perché sei tu, e fa' quello che devi fare: colpisci senza pietà, distruggi tutti coloro che ti vogliono distruggere - e che prima o poi lo faranno, tu lo sai bene - fa' tutto quello che già adesso, senza motivo, ti stanno accusando di fare, fallo senza esitazioni, senza ripensamenti, senza sconti, fallo fino in fondo, e quando avrai finito dichiarati pronta a discutere e allora, vedrai, tutti discuteranno.



E ancora una cosa ti voglio dire, Terra d'Israele, perché è ora che ci decidiamo a dirlo chiaro e forte: noi ci siamo stufati di recitare la parte degli ebrei buoni, comprensivi, equidistanti, politicamente corretti. Noi non siamo equidistanti! Noi non saremo mai equidistanti fra vittime e assassini! Noi siamo con te, noi saremo sempre con te, con ogni fibra del nostro corpo, con ogni cellula del nostro cervello, fino al nostro ultimo respiro, qualunque cosa tu faccia, anche se dovesse capitarti di sbagliare, anche se dovesse capitarti di compiere scelte che non condividiamo del tutto, qualunque cosa accada ci troverai sempre dalla tua parte: loro ti odiano perché sei tu, noi ti amiamo perché sei tu.



Ecco, questo volevo dirti, mia amatissima Terra d'Israele.



Barbara Mella

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