Riprendiamo dalla AVVENIRE di oggi, 12/06/2018, a pag. 19, la breve "Trasferimenti dei palestinesi: accademici e artisti per l'appello di B'Tselem.
Avvenire attacca Israele e la Corte Suprema, secondo il giornale dei vescovi colpevole di aver deliberato lo sgombero di un insediamento illegale nei territori contesi. Quando la Corte Suprema ordina lo sgombero di insediamenti illegali costruiti da ebrei, Avvenire ignora la notizia oppure la riporta in modo ben diverso, in questo caso, invece, approfitta dell'occasione per disinformare contro Israele. Se ne deduce che a Israele, secondo Avvenire, è fatto divieto di demolire le costruzioni illegali.
Ecco il pezzo:
La Corte Suprema
Gerusalemme. Oltre 300 accademici, artisti e politici di tutto il mondo hanno firmato l'appello dell'organizzazione non governativa israeliana B'Tselem contro il trasferimento forzato di migliaia di palestinesi da alcune comunità rurali in Cisgiordania, con particolare riferimento a quella di Khan al-Ahmar, su cui incombe la minaccia di distruzione dopo il via libera della Corte Suprema - secondo il massimo Tribunale israeliano, il villaggio è stato costruito senza permessi, e i giudici hanno stabilito che i circa 200 abitanti vengano trasferiti. La campagna di B'Tselem verrà pubblicizzata oggi a tutta pagina sul quotidiano Haaretz. «Il trasferimento forzato - mediante forza fisica diretta o creando un ambiente coercitivo che porti i residenti a lasciare le proprie case - è un crimine di guerra», si legge nell'appello. Vengono poi elencate le misure che verrebbero attuate per costringere i palestinesi a lasciare le terre, come «impedire di costruire nuovi edifici, di connettersi alle reti elettriche o idriche, odi aprire strade».