La mafia palestinista
Commento di Deborah Fait
Jibril Rajoub
Ormai è stato scritto di tutto sulla decisione vigliacca dell'Argentina di non venire a giocare a Gerusalemme. Io non vorrei infierire ulteriormente sui quei poveracci miliardari fifoni di calciatori, da Messi in giù, e nemmeno sul governo argentino, comodo rifugio di nazisti, ex nazisti e di terroristi islamici.
Tutto è già stato detto a sua vergogna. Vorrei però ricordare l'orrore i centri di tortura e i massacri dei desaparecidos, i due attentati, ordinati dall'Iran, del 1992 all'ambasciata israeliana di Buenos Aires, con 29 morti e centinaia di feriti e quello del 1994 all'AMIA, Associazione ebraica-argentina, 84 morti e altre centinaia di feriti.
Nessuno ha pagato per quegli attentati.
Vorrei invece spendere due parole sulla vergogna della FIFA, cortigiana della Federazione Calcio palestinese e del suo capo-mafia Jibril Rajoub, nome di battaglia Abu Rami, già membro del Consiglio rivoluzionario di Fatah, già galeotto nelle carceri israeliane e braccio destro di Arafat.
Rajoub è colui che definì "razzista" la richiesta di un minuto di silenzio per la strage di Monaco del 1972,alle Olimpiadi di Londra del 2012, infatti la richiesta fu respinta dal Comitato Olimpico in obbedienza alla mafia palestinista, lo stesso CIO che rifiutò di interrompere i Giochi dopo la strage degli 11 atleti israeliani.
Orrende pagine di vergogna nella storia dello sport che continuano ancora oggi, del tutto indifferenti ai valori che gli atleti dovrebbero rappresentare: giustizia, lealtà e fratellanza.
Ma torniamo alle miserie della FIFA e del suo asservimento al BDS e alle minacce palestiniste e chiediamoci come reagirebbero se una qualsiasi federazione calcistica, purchè non araba o musulmana, minacciasse di morte dei calciatori "colpevoli" di giocare in un paese che non le fosse particolarmente simpatico.
Jibril Rajoub ha ordinato di bruciare le magliette di Lionel Messi, le bandiere argentine, e di minacciare di morte (minacce peggiori di quelle dell'Isis, hanno detto) i calciatori e le loro famiglie. Non me ne intendo di calcio nè delle sue regole ma, umanamente, ritengo che questo atteggiamento mafioso sarebbe da espulsione immediata da tutti i campi di calcio per l'eternità.
La FIFA ne esce ricoperta di vergogna per la sua vigliaccheria, il suo acronimo è perfettamente calzante, fifa, non potevano sceglierne uno migliore. Ho letto sul web che i palestinisti finalmente ne usciranno con le ossa rotte perchè il mondo si accorgerà che sono dei gangster, ma ne dubito. Nessuno ancora li ha condannati, i media riportano la notizia in modo asettico e impersonale stando bene attenti a non dare colpe che potrebbero metterli in serio pericolo di vita.
I palestinisti possono uccidere, distruggere migliaia di ettari di terra coltivata e di parchi naturali in Israele, possono comportarsi peggio delle belve feroci, insegnare ad uccidere ai loro figli , portarli in mezzo alle rivolte con la speranza che qualcuno li ammazzi per accusare Israele.
Nessuno dice niente, non le organizzazioni umanitarie, non l'Unicef, nemmeno gli ecologisti che urlano isterici se vedono un bicchiere di plastica in mezzo a un prato. Ma dove siete voi del WWF e voi Animalisti? Niente da dire sugli asinelli ammazzati a legnate e bruciati, davanti a bambini e ragazzi urlanti di gioia, dai gazawi?
I palestinisti hanno dimostrato per l'ennesima volta chi sono, banditi, mafiosi che ricattano il mondo intero. Mascalzoni che si sono lasciati ridurre a carne da macello da mascalzoni più furbi di loro, arricchitisi alle loro spalle, a incominciare da quel macellaio di Yasser Arafat che tutto il mondo ha vergognosamente osannato, che l'Italia ha portato in trionfo e nascosto quando l'Interpol gli dava la caccia.
Intanto i gazawi, per questo venerdì di violenza, hanno avuto la grande pensata di indossare le magliette a righe bianche e nere della Iuventus a mo' di uniforme dei campi della morte nazisti e con questo sperano di richiamare ulteriore attenzione dal mondo. Beh, io scommetterei che ci sarà qualcuno che piangerà sulla prigione a cielo aperto, sul genocido dei palestinesi (cresciuti demograficamente dieci volte), su Israele stato nazista, sulle manifestazioni "pacifiche" dei mafiosi.
L'ho già letto da qualche parte non più tardi di ieri, il mondo del web brulica di antisemiti pieni di odio e molto attivi. Per l'ennesimo venerdi sono previste violente manifestazioni, migliaia di forsennati si sono organizzati per incendiare altri ettari di terra israeliana, alcuni nostri soldati sono rimasti intossicati dal fumo.
E' la fine del Ramadan e si spera che, una volta concluse le feste religiose che per loro significano violenza e morte, si diano una calmata.
Tra tante brutte notizie, finalmente una talmente bella da rallegrare il fine settimana. Federica Mogherini che doveva venire in Israele invitata da un'organizzazione americana, ha annullato il viaggio. Motivo? Benjamin Netanyahu ha annunciato che non l'avrebbe ricevuta. Molto bene, bravissimo il nostro Bibi. La Mogherini vada dai suoi amici ayatollah oppure resti nella molle Europa incapace di reagire alle minacce dei terroristi, come buona parte del mondo occidentale.
Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"