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La Repubblica Rassegna Stampa
09.06.2018 Mogherini, Netanyahu si rifiuta di incontarla, lei disdice il viaggio
Ma a Marco Ansaldo è Bibi che gli sta antipatico

Testata: La Repubblica
Data: 09 giugno 2018
Pagina: 14
Autore: Marco Ansaldo
Titolo: «Lite Mogherini-Netanyahu, salta la visita»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 09/06/2018, a pag.14, con il titolo "Lite Mogherini-Netanyahu, salta la visita", la cronaca di Marco Ansaldo antipatizzante verso Netanyahu, che non ha affatto litigato con la Mogherini, semplicemente non l'ha voluta incontrare, come avviene quando un nemico dichiarato di Israele vuole incontrarlo per farsi pubblicità.
Ansaldo poi, nell'aggiornare su Gaza, descrive i manifestanti evitando di dire la verità. Lggere per credere. 

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Marco Ansaldo               Stavolta le è andata male

Uno scontro in piena regola quello fra Federica Mogherini e Benjamin Netanyahu. Il premier ha concluso così una settimana complessa in Europa. L'Alto rappresentante per la politica estera Ue ha deciso di cancellare la visita di domani in Israele dopo avere appreso che Netanyahu si è rifiutato di incontrarla. Spiega una fonte diplomatica di Gerusalemme: «Mogherini era stata invitata a una conferenza di un'organizzazione ebraica p'American Jewish Committee's Global Forum, ndr), ma non da Israele. Le sue posizioni sono ostili verso Israele». A questo punto l'Alto rappresentante, che avrebbe dovuto intervenire al convegno, ha disdetto il viaggio.  Bibi Netanyahu era rientrato ieri da un giro ufficiale in tre Paesi europei: 4 giorni che non sono forse andati come sperava. Nel tour in Gran Bretagna, Francia e Germania, ha constatato come i Paesi europei siano attenti allo scenario mediorientale, ma ha riscontrato forti resistenze su due temi: la situazione a Gaza e la poca intesa sull'accordo nucleare con l'Iran. Su Bibi, in questi giorni si è abbattuto anche il caso della partita cancellata fra Argentina e Israele per le proteste palestinesi accolte dalla Federazione di Buenos Aires. Al rientro ha twittato: «4 giorni, 3 Paesi, un solo lavoro: lotta per la sicurezza di Israele. Bello andare a casa». Ma sulla Striscia di Gaza ieri è stato un nuovo venerdì di sangue: 4 i palestinesi uccisi per le proteste contro l'isolamento dell'enclave. I soldati israeliani hanno aperto il fuoco e i media arabi parlano di 600 feriti, 80 colpiti "da proiettili veri", oltre alle pallottole di plastica. L'esercito ha denunciato che «i dimostranti hanno bruciato gomme, tirato tubi e ordigni esplosivi e sassi verso i soldati. E hanno lanciato un aquilone con un ordigno esplosivo deflagrato in aria». Per i media israeliani sono stati lanciati dal territorio dell'enclave più di 100 aquiloni incendiari capaci di causare 45 roghi.Afp ha riferito che alcuni dimostranti indossavano casacche «simili a quelle vestite dai deportati ebrei», rimarcando che «l'occupazione israeliana sta commettendo gli stessi massacri perpetrati dai nazisti».

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