Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi 05/06/2018 a pag.13, con il titolo 'Il boicottaggio del Qatar, un’azione ingiusta che perdura da un anno', il commento di Abdulaziz Bin Ahmed Al Malki, Ambasciatore dello Stato del Qatar a Roma.
Il Corriere pubblica la lettera dell'Ambasciatore del Qatar a Roma, che si lamenta del boicottaggio del suo Paese da parte saudita e invita gli imprenditori italiani a stringere rapporti con il Qatar, piccolo e potente emirato filo-iraniano del Golfo persico. Non una parola, ovviamente, sull'antisemitismo di Stato e sulla legge del Corano imposta in Qatar. Ignora anche che è Qatar ad avere inventato Al Jazeera, la Tv responsabile della propaganda del Fratelli Musulmani nelle rivolte contro i governi arabi 'laici'. In Qatar trovano abitualmente rifugio estremisti legati ai gruppi jihadisti. Troppe dimenticanze, egregio ambasciatore!
Ecco il commento:
Abdulaziz Bin Ahmed Al Malki, Ambasciatore dello Stato del Qatar a Roma
Caro direttore, oggi ricorre il primo anniversario della più grave crisi politica della regione del Golfo Arabico. Esattamente un anno fa, tre Paesi del Consiglio di Cooperazione (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein), insieme all’Egitto, hanno interrotto i rapporti diplomatici con il mio Paese, lo Stato del Qatar, adottando una serie di misure restrittive come il blocco dei traffici commerciali, il blocco delle vie di comunicazione aeree, marittime e terrestri, l’espulsione dei cittadini qatarini dai loro territori e l’evacuazione dei cittadini di quei Paesi residenti in Qatar, fino al ritiro degli ambasciatori. La richiesta di questi Paesi era quella che il Qatar non proseguisse nei suoi rapporti con l’Iran perché ritenuti dannosi al resto dei Paesi del Golfo. Il capo dello Stato, Emiro del Qatar S.A.R. Sheikh Tamim Bin Hamad Al Thani, ha chiesto di affrontare le conseguenze di questo boicottaggio con fermezza e serenità, pur nelle evidenti difficoltà. Fin da subito, però, il Qatar ha denunciato questa campagna in tutte le sedi internazionali e regionali, tra cui L’Onu, L’Unione Europea, l’Unione Africana, l’Organizzazione dei Paesi Musulmani, per chiarire la posizione del nostro Stato rispetto a questa campagna ingiustificata, dato che l’Iran è un Paese per noi confinante come gli altri. Nonostante l’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (Icao) ci abbia comunque permesso di mantenere aperte le rotte da e verso il nostro Paese, la campagna di boicottaggio ha prodotto conseguenze molto pesanti: sono state colpite migliaia di famiglie, è stato chiesto ai cittadini residenti in Qatar di rientrare nei loro Paesi, sono stati espulsi centinaia di studenti qatarini, è stato negato ai cittadini del Qatar il diritto di esercitare la loro fede nei luoghi sacri, così come è stata vietata l’importazione di medicinali e derrate alimentari tramite l’unico varco di confine terrestre tra il Qatar e l’Arabia Saudita. A tutto ciò si sono aggiunte le ulteriori immotivate richieste di rinunciare all’organizzazione dei Mondiali di calcio e di bloccare le trasmissioni di Al Jazeera. Il Qatar ha subito reagito all’ingiusto boicottaggio garantendo il traffico marittimo con tutti i continenti, inaugurando nuove fabbriche, specialmente nel settore agroalimentare, mantenendo stabile la moneta nei rapporti di cambio e incentivando gli investimenti dall’estero. In Italia abbiamo riscontrato grande solidarietà. Ho avuto l’onore di incontrare tutte le istituzioni italiane, a cominciare dalla Presidenza della Repubblica, per argomentare il nostro punto di vista. Il presidente Gentiloni si è recato in visita nel Qatar e con lui tanti imprenditori, e uomini d’affari. Sulla scia dei consueti rapporti bilaterali con l’Italia, sono lieto di sottolineare anche in questa occasione il rafforzamento dei legami politici ed economici e l’aumento dei nostri investimenti nel Paese. Fra tutti, l’Ospedale di Mater Olbia e l’accordo tra Qatar Airways e Meridiana per la costituzione di Air Italy. Elogiando la saggezza di S.A.R. Sheikh Tamim Bin Hamad Al Thani, Emiro del Qatar, nella gestione di questa crisi, vorrei ribadire ai lettori del Suo prestigioso giornale che il mio Paese prosegue nella sua politica di sviluppo di miglioramento dei rapporti internazionali sotto l’egida dell’Onu. La cooperazione tra i popoli e gli stati è uno dei principi fondamentali del nostro Paese. È una dura prova quella che stiamo vivendo, ma proprio questo ci induce a lavorare sempre più con saggezza, trasparenza e forza perché crediamo fermamente in un futuro migliore per noi e per tutti i popoli del mondo.
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