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Avvenire-L'Osservatore Romano Rassegna Stampa
03.06.2018 Piaggia di veline palestiniste sui due quotidiani della S.S.(Santa Sede)
Mettere sempre Israele sotto accusa

Testata:Avvenire-L'Osservatore Romano
Autore: Redazionali
Titolo: «Israele. Travolge due soldati, palestinese ucciso-Scontri al confine tra Israele e Gaza»

Riprendiamo oggi, 03/06/2018, AVVENIRE, a pag.17, L'OSSERVATORE ROMANO, a pag.3 - entrambi in questa pagina -  due redazionali, con il  nostro commento.

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Avvenire- " Israele. Travolge due soldati, palestinese ucciso "

Corretto il titolo, che fa precedere l'attacco ai due soldati, altrimenti il palestinese sarebbe ancora vivo e vegeto. Si cita all'interno ma non nella titolazione, che a rompere la cosiddetta tregua è stata Hamas con il lancio di missili contro Israele. Seguono, a mo' di velina, le iniziative palestiniste all'Onu per mettere sotto accusa Israele. Non una riga sulla risposta all'Onu del rappresentnte di Israele, ma con molta evidenza - come si addice a una velina - le dichiarazioni di Hanan Ashrawi.

Gerusalemme. Un palestinese che a Hebron ha cercato di investire con la propria auto dei soldati israeliani è stato ucciso. «Un terrorista - riferisce l'esercito israeliano - ha cercato di travolgere militari di Israele. In risposta, i soldati hanno sparato al terrorista, uccidendolo. Nessuno dei militari è rimasto ferito». Ieri sera le sirene d'allarme sono risuonate da poco nel sud di Israele, nelle comunità ebraiche ai confini con la striscia di Gaza. Era la prima volta dalla tacita tregua raggiunta nei giorni scorsi tra Hamas e Israele, con la mediazione egiziana. Due razzi sono stati lanciati da Gaza e uno dei due razzi è stato intercettato dal sistema di sicurezza Iron Dome mentre l'altro è caduto nel territorio palestinese. Sempre ieri l'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) ha puntato il dito contro gli Usa dopo il veto posto in consiglio di Sicurezza dell'Onu alla risoluzione che chiedeva protezione internazionale peri palestinesi dopo la strage dei giorni scorsi. «Con il loro veto, gli Stati Uniti stanno ancora una volta cercando di giustificare l'illegalità e la crudeltà dell'esercito di occupazione israeliano» e di dare al Paese «la copertura legale e politica per impegnarsi nel suo assalto al popolo palestinese e diritto internazionale e umanitario», ha dichiarato il membro del comitato esecutivo dell'Olp, Hanan Ashrawi che ha definito questa politica statunitense «immorale» e «un altro colpo alla credibilità dell'Onu»

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L'Osservatore Romano- " Scontri al confine tra Israele e Gaza "

Molto più grave il redazionale del quotidiano ufficiale della S.S (Santa Sede), che definisce genericamente 'scontri'  gli attacchi di Hamas al confine di Gaza. Mai mettere in evidenza che Israele si difende, come farebbe qualunque altro Stato.

TEL AVIV, 2. Si riaccende la tensione al confine tra Israele e la striscia di Gaza. Una ragazza palestinese di 21 anni, Razan Ashraf Al Najjar, volontaria paramedica nelle ambulanze, è stata uccisa ieri a Khan Younis, nell'est della striscia, negli scontri con l'esercito israeliano. Circa cento i feriti nelle violenze, tra cui 4o da proiettili veri, dicono fonti palestinesi. L'esercito, dal canto suo, ha denunciato gli attacchi di «migliaia di facinorosi» in cinque punti del confine, assembramenti e manifestazioni organizzati da Hamas che vanno avanti da diversi mesi nell'ambito di quella che è stata definita "Marcia del ritorno". Sembra dunque svanita la tacita tregua raggiunta tra Hamas e le altre fazioni di Gaza con Israele, mediata dall'Egitto. L'esercito israeliano, in vista delle manifestazioni, aveva preannunciato che non sarebbe stato consentito ai manifestanti di avvicinarsi ai reticolati di frontiera e di passare il confine. In serata il portavoce militare ha detto che «violenti disordini» sono stati «caratterizzati da ripetuti tentativi di danneggiare i recinti di confine». Nel corso degli scontri sono stati anche esplosi alcuni spari dai manifestanti in direzione di un veicolo militare e una granata è stata fatta esplodere in territorio israeliano. Ma la tensione non si respira soltanto al confine tra Israele e la striscia di Gaza. Ieri, per le preghiere del venerdì di Ramadan, sono stati — secondo dati dell'esercito israeliano — circa 122.000 i palestinesi arrivati a Gerusalemme da tutta la Cisgiordania. E 8200 quelli che hanno visitato la Tomba dei Patriarchi a Hebron per lo stesso motivo. Intanto, è scontro alle Nazioni Unite. Il Consiglio di sicurezza ha bocciato ieri una bozza di risoluzione proposta dagli Stati Uniti che chiedeva di condannare Hamas per le recenti violenze a Gaza. Il testo ha ottenuto solo un voto a favore, quello degli Stati Uniti, 3 contrari e undici astensioni. Dopo questo primo voto, gli Stati Uniti hanno posto il veto su un'altra risoluzione, presentata dal Kuwait, che chiedeva la protezione internazionale per i palestinesi nella striscia di Gaza. La bozza condannava «l'uso indiscriminato ed eccessivo della forza» da parte di Israele.

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