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Avvenire Rassegna Stampa
25.05.2018 Non tutti i musulmani sono terroristi, ma tutti i terroristi sono musulmani: perché papa Bergoglio non spiega come mai?
Commento di Enrico Lenzi,

Testata: Avvenire
Data: 25 maggio 2018
Pagina: 23
Autore: Enrico Lenzi
Titolo: «Francesco: islam = terrorismo è uri equazione menzognera»
Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 25/05/2018, a pag. 23, la breve "Francesco: islam = terrorismo è uri equazione menzognera", il commento di Enrico Lenzi.

Non tutti i musulmani sono terroristi - ovviamente - ma Papa Bergoglio dovrebbe spiegare perché tutti i terroristi sono musulmani.

Ecco l'articolo:

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Papa Bergoglio

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Terroristi palestinesi. Scommettiamo che sono musulmani?

«Un uomo, un santo che non conosceva la parola nemico, al quale non piacevano parole come crociate o proselitismo, che invece cercava sempre ciò che unisce, che aveva fiducia in Dio e nell'uomo sua immagine, consapevole che la Chiesa e chiamata a servire l'uomo in quanto tale e non solo i cattolici». Papa Francesco usa queste parole per definire il suo predecessore san Giovanni )XIII in una lunga intervista concessa a l'Eco di Bergamo, in occasione dell'inizio della peregrinazione della salma del "Papa buono" nella sua terra. «Immagino che siate contenti di averlo ancora un poco con voi, nella terra a cui ha sempre voluto un gran bene», aggiunge ancora Francesco dicendo di «aver salutato papa Giovanni l'altro giorno in Basilica Vaticana» proprio come si fa con amico in partenza. E sono molti i punti in comune tra i due. A iniziare dalla attenzione ai poveri, "la carne di Cristo , e agli ultimi. Un'attenzione rivolta a tutti gli uomini senza distinzioni di razza e di religione, come ricorda Francesco parlando del periodo di Roncalli delegato apostolico nei Balcani e poi in Turchia durante la Seconda guerra mondiale con gli interventi per salvare gli ebrei. Guerra che oggi, ribadisce Francesco, si combatte non solo con le armi. «Le paro ledi Roncalli - dice il Papa - restano ancora valide. Certo che mi preoccupano i disequilibri, che sono legati a uno sconsiderato sfruttamento degli uomini e delle risorse». Ma è il richiamo a costruire ponti, ad accogliere l'altro, che tornano con forza nelle parole di Francesco, che arriva a domandarsi «se il cristianesimo ha dentro di sé la forza per rigenerarsi nella sua natura evangelica». Una forza richiesta anche per il rapporto con le altre religioni e il loro ruolo nel mondo di oggi percorso dal fondamentalismo che si lega al terrorismo. E a ribadire il suo pensiero, Bergoglio sottolinea come seppure «sulla bocca di tanti» l'equazione terrorismo-islam sia «una menzogna e una sciocchezza». Al contrario compito delle fedi è quello di seminare dialogo. «Credo che il loro ruolo più importante - spiega Francesco - sia quello della promozione dell'incontro, insieme alla promozione di una vera educazione a comportamenti di responsabilità nel prenderci cura del Creato. E qui san Giovanni XXIII - aggiunge papa Francesco al quotidiano bergamasco - ci ha lasciato davvero grandi esempi, un eredità preziosa alla quale attingere ancora». Infine l'auspicio che questo pellegrinaggio possa essere «un dono e un'occasione per un nuovo cammino di fede» per la Chiesa di Bergamo.

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