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Il Sole 24 Ore Rassegna Stampa
25.05.2018 Intesa Sanpaolo/OurCrowd, continua la partnership con Israele
Commento di Monica D'Ascenzo

Testata: Il Sole 24 Ore
Data: 25 maggio 2018
Pagina: 37
Autore: Monica D'Ascenzo
Titolo: «Intesa apre la via in Israele: partnership con OurCrowd»

Riprendiano dal SOLE24ORE di oggi, 25/05/2018, a pag. 37 con il titolo "Intesa apre la via in Israele: partnership con OurCrowd", il commento di Monica D'Ascenzo.

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Una «bolla di quiete» per guidare senza rumori, un «rilevatore di sguardi» con sensore per avvisare il conducente in caso di disattenzioni o colpi di sonno, algoritmi per elaborare dati di traffico condivisi è un altro per segnalare inefficienze lungo i percorsi. Alcune idee già sentite, ma implementate e altre completamente nuove fra gli stand delle startup a EcoMotion, l'evento che ha riunito gli innovatori israeliani dell'automotive a Tel Aviv. A incontrare gli startupper investitori da tutto il mondo, ma soprattutto i responsabili delle case automobilistiche in cerca dell'idea da acquistare da Honda a Nissan, da Volvo a Mercedes. All'evento anche un pezzo di Italia con lo stand di Intesa Sanpaolo, che ha ospitato il rappresentante di Mobileye, la startup diventata simbolo di successo del settore in Israele dopo essere stata acquisita per 15 miliardi di dollari da Intel. In questa cornice la banca italiana ha annunciato di aver siglato, attraverso la controllata Innovation Center, un accordo con OurCrowd, leader mondiale nel crowdfunding e piattaforma di venture capital. Il Memorandum of understanding ha come obiettivo quello di agevolare l'accesso al mercato internazionale sia delle startup italiane sia delle startup israeliane della piattaforma.

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Josh Wolff (OurCrowd) con Fabio Spagnuolo (Intesa Sanpaolo)

«Costruiamo ponti per connettere startup e tecnologia con i migliori partner al mondo, perché le startup non necessitano solo di investitori, necessitano principalmente di connessioni» ha spiegato Josh Wolff, senior vice president di OurCrowd, che replica con l'Italia quanto già fatto a Singapore con una banca locale perché «avere un partner ci permette di risparmiare tempo nella fase di scouting in altri Paesi e di poter esportare l'innovazione nata in Israele». Intesa Sanpaolo Innovation Center, già partner di The Floor a Tel Aviv, fornirà ai propri clienti corporate e Pmi l'accesso al portafoglio di startup hitech di OurCrowd, in modo da creare sinergie per lo sbocco sul mercato. «L'accordo conferma la centralità dell'ecosistema delle startup per il gruppo Intesa Sanpaolo», ha commentato Mario Costantini, direttore generale di Intesa Sanpaolo Innovation Center, aggiungendo: «La partnership ha infatti il duplice obiettivo di mettere a disposizione delle nostre imprese clienti le migliori tecnologie israeliane selezionate e dall'altra parte offre alle nostre startup ad alto potenziale l'accesso alla rete di oltre 25mila investitori internazionali del network di Our Crowd». E l'impegno di Intesa Sanpaolo potrà essere anche nel sostenere finanziariamente le startup più valide:«Potremo investire nel capitale delle società in portafoglio ad OurCrowd direttamente con la no- stra società di Corporate Venture Capital, Neva Finventures, e allo stesso tempo promuoveremo gli investimenti dei nostri clienti in OurCrowd» ha spiegato Fabio Spagnuolo di Innovation Center, incordando le diverse missioni già fatte da Intesa Sanpaolo nel Paese con startup Italiane di diversi settori dall'automotive al fashion. Ora grazie alla partnership appena siglata le imprese e le startup clienti di Intesa Sanpaolo avranno la possibilità di accedere alla piattaforma di equity crowdfunding di OurCrowd, che dalla sua nascita nel 2013 ha raccolto più di 750 milioni di dollari da oltre 25.000 investitori provenienti da 112 Paesi (il 49% dagli Usa) in favore di oltre 15o startup. «Gli investitori cercano tecnologia e fiducia. In Israele c'è la prima e noi offriamo la seconda co-investendo a fianco dei maggiori venture capital al mondo» sottolinea Wolff, ricordando che la taglia media di un loro investimento è di 3-5 milioni di dollari: «Il round di investimento più rilevante è stato in Mprest, 20 milioni in coinvestimento con Ge Venture. È capitato anche qualche investimento da io milioni, ma il problema delle startup israeliane è quello di fare il salto e diventare scaleup». Ma intanto OurCrowd è riuscita a portare già a casa 21 exit in cinque anni. Non è dato, però, sapere il ritorno sugli investimenti.

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