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Ugo Volli
Cartoline
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La prevalenza del cretino (piromane) 13/05/2018

La prevalenza del cretino (piromane) 
Cartline da Eurabia, di Ugo Volli

Cari amici,
come forse sapete l’ultima moda nei giochi della spiaggia di Gaza è fabbricare degli aquiloni, possibilmente decorarli con una svastica che sta sempre bene e chiarisce le buone intezioni dell’autore, aggiungerci un contenitore con del combustibile acceso, che può essere cotone imbevuto nel petrolio o più sofisticati cocktail Molotov e spedire il tutto oltre confine per bruciare campi e case israeliane (http://www.thedrive.com/the-war-zone/20670/palestinians-now-sending-waves-of-incendiary-kites-across-gaza-border ). 
Ciò in effetti succede abbastanza spesso, perché da quelle parti è tutto secco, sicché sono andate a fuoco centinaia di ettari di campi e boschi (https://www.haaretz.com/israel-news/.premium-burning-kites-from-gaza-start-fires-in-israeli-fields-1.6072206 ), oltre ad alcune case. Purtroppo presto arrivano i pompieri a interrompere il falò, ma voi capite che bruciare i campi lavorati duramente da qualche sconosciuto che non ti ha fatto niente se non di essere nato ebreo è un gran divertimento. Oltretutto il gioco avviene dall’altra parte del confine, in mezzo alla grande confusione della “marcia del ritorno”, per cui i piromani rischiano poco.
Non solo, hanno anche qualcuno più cretino di loro, che li esalta, non solo nel gran baraccone di Hamas, ma anche all’estero, perfino in Italia. 
Resistenza, la chiamano, addirittura non violenta. Una variante del gioco, che lo rende più divertente perché ne estende il raggio d’azione, sostituisce agli aquiloni dei palloncini, di quelli che usano i bambini. 
Resistenza anche questa. Insomma, dopo le guerre degli eserciti e i dirottamenti aerei e le cinture esplosive sui pullman e nei locali, dopo i coltelli e gli investimenti stradali, dopo i tunnel e i razzi adesso gli eroici combattenti palestinesi si misurano con i giocattoli che i bambini usano per divertirsi, con la sola differenza che sono resi maligni dall’innesco incendiario. 
Ognuno si diverte come sa, come gli suggerisce la sua cultura, e a me almeno non fa alcuna meraviglia che i palestinisti giochino col fuoco. A lungo andare ci si scotta, e il divertimento si trasforma in lutto, ma anche a questo sono abituati, hanno anche un nome per questo piacere masochistico, lo chiamano martirio, che dovrebbe dire testimonianza, ma nel loro caso significa fare del male al prossimo senza ottenere alcun vantaggio per se, anzi subendo danni - che se non sbaglio è l’atteggiamento che Umberto Eco, nel suo tentativo di classificare la stupidità umana definiva col nome di “cretino”, ma anche in questo caso bisogna essere un tantino relativisti e comprendere che le diverse culture privilegiano tipi umani diversi e certamente per i terroristi si può applicare almeno il titolo di quel vecchio saggio di Fruttero e Lucentini: la prevalenza del cretino.
Il problema è che per definizione magari il cretino si diverte nelle sue attività dannose, in questo caso incendiarie, ma di solito non è molto bravo a svilupparle, per cui i suoi modi ingegnosi di farsi male danneggiando il prossimo di solito vengono prima o poi bloccati. Israele ha trovato il modo di scoprire a far saltare i tunnel per cui Hamas affama Gaza, con la speranza di poterli usare prima o poi per ammazzare degli ebrei, e ne ha ha fatto saltare credo nove negli ultimi mesi. 
E ora l’aviazione israeliana ha iniziato a usare dei piccoli droni su cui sono montate delle lame per tirare giù gli aquiloni e i palloncini (https://www.jpost.com/Israel-News/As-Gaza-protests-continue-IDF-employs-new-tactics-to-combat-riots-556210 ), abbattendoli a decine.
Ed è una fortuna per i terroristi giocherelloni, perché se no, secondo le regole d’ingaggio, avrebbe dovuto sparare a loro. E però i cretini non sono affatto grati e neppure si accontentano, sicché hanno messo a fuoco il valico di Keren Shalom da cui ricevono aiuti in rifornimenti e carburante da Israele, costringendo le autorità a chiuderlo (https://www.jpost.com/Arab-Israeli-Conflict/Kerem-Shalom-Crossing-to-be-closed-in-light-of-riots-556212 ).
Questo blocco causerà certamente una crisi umanitaria a Gaza, ma i nostri eroi non si preoccupano e non lo fanno neppure i loro sostenitori nel mondo e anche in Italia, che godono dell’indubbio vantaggio di non rischiare nulla. 
Gli uni e gli altri comunque possono dare la colpa a Israele... Anche questo è un modo di divertirsi che non richiede troppa intelligenza e dunque è a portata dei palestinisti e dei loro sostenitori, da cent’anni almeno.

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