Gentilissima Signora Fait, l’atteggiamento antisraeliano di Pax Christi è per me cosa tristissima ed è un vero tradimento delle origini, da cui spero che si riprenda quanto prima possibile. E non solo per la contraddizione fra il nome che porta e la totale incomprensione delle ragioni dei connazionali del Signore. L’associazione è nata nel 1945, in Francia, quale movimento cattolico per la riconciliazione tra Francia e Germania ed il suo primo presidente è stato un vescovo, mons. Pierre-Marie Théas, in seguito dichiarato Giusto fra le Nazioni da Yad Vashem per la sua azione in difesa degli ebrei durante la seconda guerra mondiale. In seguito è divenuta un’associazione internazionale per la pace, con decine di sezioni nazionali, fra cui quella italiana, fondata nel 1954, due anni dopo che il Papa aveva riconosciuto l’associazione internazionale come movimento cattolico per la pace, forse anche per contrapporre una visione cristiana del perseguimento della pace ai movimenti pacifisti di ispirazione comunista. Con i più cordiali saluti,
Annalisa Ferramosca
Gentile Annalisa,
Se le origini dell'associazione Pax Christi avevano ideali di riconciliazione cristiana, col tempo si sono deterioriate sposando le peggiori idee antisemite di alcuni movimenti cristiani e comunisti e non credo che in futuro possa o voglia cambiare. Anzi, essendo molto legata al BDS, temo che potrebbe addirittura peggiorare. Fa specie che, come lei scrive giustamente, un'associazione che porta il nome di un ebreo sia così rabbiosamente contro le ragioni di quello che fu il Suo paese di nascita, di vita, di fede.
Un cordiale shalom