Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 08/05/2018, a pag. 11, con il titolo "Trump non parteciperà all'inaugurazione dell'ambasciata a Gerusalemme", l'articolo a firma R.E.
Avvenire, invece di descrivere i fatti e commentare la portata della decisione di Donald Trump di trasferire l'ambasciata Usa a Gerusalemme, preferisce sottolineare l'assenza del Presidente americano alla cerimonia. Una scelta redazionale non casuale, finalizzata a creare una polemica che non esiste.
LA REPUBBLICA, invece, riporta la notizia dell'installazione a Gerusalemme dei primi cartelli stradali che indicano il consolato americano, in attesa dell'ambasciata.
Ecco l'articolo:
La prossima Ambasciata Usa a Gerusalemme
Il presidente americano Donald Trump non sarà presente all'inaugurazione dell'ambasciata statunitense a Gerusalemme in programma per il 14 maggio prossimo, lo stesso giorno in cui Israele celebrerà i 70 anni della nascita dello Stato. Lo ha fatto sapere ieri la Casa Bianca. In dicembre Trump aveva annunciato lo spostamento dell'ambasciata da Tel Aviv, riconoscendo Gerusalemme come capitale di Israele, e nelle scorse settimane aveva detto che stava valutando l'ipotesi di andare a Gerusalemme per l'evento. La delegazione presidenziale attesa lunedì prossimo sarà guidata dal vicesegretario di Stato, John Sullivan, e comprenderà il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, il genero Jared Kushner, consigliere della Casa Bianca per il Medio Oriente, la figlia Ivanka, che fa parte del suo staff di collaboratori. La delegazione statunitense dovrebbe essere composta da circa 250 persone, tra cui una quarantina di politici. Ieri anche il Paraguay ha fatto sapere di essere intenzionato ad aprire la sua ambasciata a Gerusalemme, come in precedenza deciso dal Guatemala. Anche la Repubblica Ceca si è espressa in questo senso, ma ha precisato che la realizzazione avverrà in maniera graduale. Intanto, ieri a Gerusalemme sono stati collocati i primi cartelli stradali - in ebraico, arabo e inglese - che indicano la nuova ambasciata americana in città. La sede, in attesa della costruzione del nuovo edificio, sarà ospitata nell'attuale consolato americano ad Amona, nella parte occidentale. Alla posa di uno dei tre cartelli ha partecipato il sindaco di Gerusalemme, Nir Barkat. «Gerusalemme è la capitale eterna del popolo ebraico - ha detto - e il mondo sta cominciando a riconoscere questo fatto».
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