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Informazione Corretta Rassegna Stampa
04.05.2018 Perchè il nome di Hitler è sempre più diffuso
Analisi di Manfred Gerstenfeld

Testata: Informazione Corretta
Data: 04 maggio 2018
Pagina: 1
Autore: Manfred Gerstenfeld
Titolo: «Perchè il nome di Hitler è sempre più diffuso»

Perchè il nome di Hitler è sempre più diffuso
 Analisi di Manfred Gerstenfeld

(Traduzione di Angelo Pezzana)

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 Negli ultimi decenni il nome di Hitler è prepotentemente tornato d’attualità, andando ben oltre il suo utilizzo come simbolo del male assoluto. Ci sono così tanti esempi di diverse interpretazioni sul suo nome nelle nostre società occidentali – ma anche altrove - che possiamo citare solo alcuni esempi.
L'equiparazione dei presidenti americani a Hitler è probabilmente iniziata con Richard Nixon. All'epoca i paragoni con il nazista-dittatore tedesco suscitarono forti reazioni.
Nel 2002, il ministro tedesco HertaDaübler-Gmelin si riferì a Hitler quando disse che "il presidente George W. Bush sta sfruttando la possibilità di una guerra contro l'Iraq di Saddam Hussein per diminuire i suoi problemi interni". Il cancelliere tedesco Gerhard Schröder non incluse Daübler -Gmelin nel nuovo governo formato dopo poche settimane.

Questi paragoni, usati sia per attirare l'attenzione che per insultare, sono diventati comuni, usati anche da leader nazionali.
Tre presidenti messicani, incluso l'attuale presidente Enrique Peña Nieto, hanno paragonato Trump a Hitler.
Una piccola organizzazione americana, il Centro per il rispetto reciproco di Anna Frank - che abusa del nome della più famosa vittima della Shoah a scopi politici - ha presentato una lista su Twitter di presunte somiglianze tra Trump e Hitler.
Tra i politici al di fuori degli Stati Uniti che sono stati paragonati a Hitler c'è il cancelliere tedesco Angela Merkel. La sua visita nella Repubblica Ceca nell'agosto 2016 ha suscitato forti proteste per il suo approccio sulla crisi dei migranti.
I manifestanti hanno sventolato cartelli che la raffiguravano come Hitler.
L'ammirazione per Hitler si trova anche al di fuori dei circoli neo-nazisti. La cantante libanese Najwa Karamhas, che ha venduto 50 milioni di dischi, è l’immagine per il mercato arabo della grande società di cosmetici francese L'Oreal ed è stata uno dei giudici nella versione araba di American Idol, Arabs Got Talent. Al Talk of the Town della tv libanese le è stato chiesto di scegliere tra sei uomini famosi l'uomo ideale, ha scelto Hitler per la sua capacità di parlare in modo "persuasivo".
In America, un suprematista bianco ha cambiato nel 2017 il suo cognome in Hitler.
Il nome di Hitler è spesso usato dagli antisemiti. Nel febbraio 2011, una rivista palestinese ha pubblicato un articolo di una bambina palestinese di 10 anni che ha raccontato un sogno in cui Hitler le ha detto: "Sì. Li ho uccisi [gli ebrei], tutti voi sapete che sono una nazione che vuole dominare il mondo" Questa rivista è stata sovvenzionata dall'UNESCO. Dopo le proteste, ha smesso di finanziarla nel dicembre 2011.
A Malta, nel 2015, un funzionario dell'Unione Europea, Stefan Grech, è stato accusato di aver lanciato slogans antisemiti e di aver aggredito un' impiegata [non ebrea] dell'UE, lanciandole contro una riproduzione di Benito Mussolini, definendola "sporca ebrea "e gridando " Hitler avrebbe dovuto eliminare tutti gli ebrei ".
Il rabbino capo olandese Binyamin Jacobs racconta che durante una commemorazione delle le vittime della Shoah, dei giovani olandesi hanno gridato "Heil Hitler" durante il suo discorso. 

E' questo l'uso più diffuso  del nome di Hitler, ch però  può variare dalla negazione indiretta della Shoah all'identificazione con i movimenti neo- nazisti.
Nel luglio 2017 uno scozzese è stato denunciato perché aveva insegnato al cane della sua ragazza a fare il saluto nazista quando gli si diceva "Heil Hitler" e "Gas agli ebrei". Ha pubblicato la sua storia su YouTube dove è stata vista da milioni di persone . Solo dopo si è scusato con la comunità ebraica. Nel marzo 2018 è stato riconosciuto colpevole del reato di odio da parte di un tribunale.

Una parziale assoluzion dei crimini di Hitler si trova anche al di fuori dei neo-nazisti.
Nel 2005, un predicatore protestante olandese, Kees Mos, in una rispettabile chiesa nella prestigiosa città olandese di Wassenaar, ha dichiarato: "L'ebreo che è tra noi è un traditore secondo il Vangelo di Matteo". Aggiungendo: "Il peccato dell'ebreo è il suo rifiuto di essere umano. Abbiamo dipinto Hitler nei decenni scorsi come un mostro, ma i mostri non esistono ".
Un atteggiamento simile è stato utilizzato da Björn Höcke, un eminente rappresentante eletto del partito di destra tedesco AfD. Ha definito il Memoriale della Shoah di Berlino "un monumento vergognoso". Ha anche negato che Hitler fosse il male assoluto. Ha poi dichiarato "Sappiamo che nella storia non tutto è nero o tutto bianco."
Uno degli esempi più stravaganti di riferimento alla Shoah si è verificato quando, nel 2016, il presidente delle Filippine, Rodrigo Dutert, ha citato Hitler, dicendo che aveva massacrato solo tre milioni di ebrei, gli altri uccisi erano 3 milioni di tossicodipendenti nelle Filippine.

Gli eventi e le figure storiche di solito si appannano col passare del tempo. L'apparente aumento della diffusione del nome di Hitler non può essere spiegata solo dalla crescita dell'antisemitismo, è piuttosto dovuto alla desensibilizzazione su un tema così importante nel graduale del comportamento normativo nelle società civili occidentali.

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Manfred Gerstenfeld è stato insignito del “Lifetime Achievement Award” dal Journal for the Study of Antisemitism, e dall’ International Leadership Award dal Simon Wiesenthal Center. Ha diretto per 12 anni il Jerusalem Center for Public Affairs. 
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