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L'Europa e gli ebrei 28/04/2018

Gent.ma Deborah Fait, cari amici di IC, riconoscendo la chiarezza delle cartoline del Prof. Volli, desidero soffermarmi soprattutto sul quarto post scriptum della cartolina del 26 Aprile "I nazisti rossi sulle orme dei loro nonni nazisti neri", dove scrive: "Mi chiedo solo: che ci stiamo a fare noi ebrei in un continente che non ci vuole? Fino a quando potremo resistere?" Ecco, mi domando da diverso tempo che pensieri, riflessioni, decisioni possano fare gli ebrei d'europa ("europa", minus d'obbligo) in questa grave realtà di antisemitismo, dove le élite politiche non hanno alcuna volontà di sradicare e dove non c'è nemmeno alcun allarme e alcuna risposta a cominciare dalle istituzioni locali, dalle scuole. Sì, non si vede la luce per un futuro in europa. .....Già vi sono in europa zone cittadine “frei von untreu“ (libere da infedeli)dove nemmeno le forze di polizia intervengono. Se questo è solo l‘inizio… Non voglio che accadano altri crimini perché gli ebrei debbano convincersi che non si può più vivere qui. Comprendo che un milione di cittadini europei sia difficile che venga integrato dal punto di vista lavorativo solamente in Israele, ma qui è indubbiamente pericoloso. Non si può vivere nel timore, nella paura di essere aggrediti perché ebrei. Ha detto giustamente il Premier Netanyahu agli ebrei francesi di risalire in Israele, perché qui saranno protetti. Se adesso in europa sono gli ebrei ad essere in pericolo, poi lo saranno anche i non ebrei, credenti e non. Non pensino i non ebrei di essere al sicuro, che sia un problema circoscritto agli ebrei: tutti i non musulmani sono miscredenti agli occhi degli islamici, a meno che… non si proceda alla “conversione”. L’europa si è avviata in un tunnel nero pece e, se ottant’anni fa c’era la forza brutale infernale della Germania nazista (e quella ridicola dell’Italia fascista, pur molto dannosa) ora ci sono la connivenza politica europea e la forza mareale di milioni di islamici desideranti la fine della libertà. Per tutti, nessuno escluso. Anch’io, alla domanda del Prof. Volli, mi chiedo che cosa ci stanno a fare gli ebrei in europa, che cosa ci stiamo a fare noi, non ebrei, ancora qui. Non c’è futuro per alcuno. Chi può, si allontani, faccia il possibile per vivere fuori dell’europa, possibilmente, augurandoselo, in Eretz Yïsrael.

Federico Bentsik. 

 Gentile Federico,

La sua analisi descrive con chiarezza quello che sta accadendo e che potrebbe accadere in Europa, non solo agli ebrei. I movimenti neo-nazisti del terrore come Hamas e Hezbollah lo declamano instancabilmente che dopo gli ebrei toccherà ai cristiani e la inesorabile invasione dell'Europa da parte di milioni di musulmani non è che la premessa di quello che sarà il drammatico futuro dei popoli europei.
Ugo Volli descrive perfettamente la situazione basandosi sugli indegni avvenimenti del 25 aprile. "Fino a quando potremo resistere?" chiede e si chiede. Più di 40.000 ebrei francesi hanno già risposto facendo i bagagli e scappando in Israele o in Canada, altri ne seguiranno dall'Inghilterra, dall'Olanda, dalla Danimarca. L'Europa si sta già svuotando e dopo aver dato i natali a geni dell'arte, della musica, della filosofia ed essere stata la culla della civiltà, ritornerà ai secoli bui del Medio Evo.
Qualcuno riuscirà ad evitare tutto questo?

Un cordiale shalom


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