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Far sfilare la svastica il 25 aprile? No, grazie Cari amici, Be’, l’appello viene dalla “comunità palestinese di Roma” , che più che altro sembra un gruppo Facebook (https://www.facebook.com/groups/sandoga/?ref=group_header). E la modalità concreta è spiegata qui (https://www.facebook.com/groups/sandoga/permalink/894503027396938/), sia pure in un italiano assai zoppicante: “partecipazione al corteo del 25 Aprile 2018, con le sciarpe, le kefie e le bandiere palestinesi”.
La faccenda delle bandiere è interessante, perché richiama l’attualità. E’ noto che la bandiera ufficiale dei palestinisti è quella della Giordania: tre bande nere, bianche e verdi e un triangolo rosso puntato verso il centro con una stella bianca al centro. Arafat fece semplicemente togliere la stella, non chiedetemi perché. Ma di recente questa bandiera ha incominciato a girare accompagnata a un’altra, molto semplice: fondo bianco e una svastica al centro. La trovate per esempio qui, in una foto presa durante i tentativi di invasione del territorio israeliano a Gaza (http://www.focusonisrael.org/2018/04/09/hamas-la-svastica-e-le-bandiere-palestinesi-tutto-torna/) e qui avete un filmatino che ne documenta l’uso in questa circostanza (https://www.youtube.com/watch?v=6FXkQWMAmkg). Non è un caso isolato, la svastica è stata usata anche per esprimere il programma politico degli aquiloni che nella stessa circostanza sono stati usati da Hamas per cercare di incendiare le case di Israele (ovviamente al di là del confine). Ecco le immagini: http://www.focusonisrael.org/2018/04/09/hamas-la-svastica-e-le-bandiere-palestinesi-tutto-torna/. Ed è una tradizione, bisogna dire, abbastanza consolidata: qui avete altre bandiere con la svastica che garriscono nel cielo di Palestina, risalenti a qualche anno fa: https://www.algemeiner.com/2013/05/20/nazi-flag-adorned-with-swastika-spotted-flying-over-palestinian-town-photos/. Del resto, non è una novità: il “Mein Kampf” di Hitler è fra i best seller permanenti del mercato librario palestinese (e in genere arabo (http://www.jewishvirtuallibrary.org/mein-kampf-in-east-jerusalem-and-the-pa). E tante volte vi ho parlato del Muftì di Gerusalemme, della sua collaborazione con Hitler, del rapporto fra palestinismo e nazismo. Ma restiamo al presente. Dunque le bandiere che la “Comunità palestinese di Roma” vorrebbe portare al 25 aprile dovrebbero comprendere la svastica (o magari la terranno nascosta, ma solo per motivi di opportunità). Gli ebrei romani hanno chiesto all’ ANPI (che ormai vuol dire Associazione Non Partigiani d’Italia) di escludere questa presenza, ma al momento non hanno avuto risposta (http://www.lastampa.it/2018/04/24/italia/roma-un-altro-aprile-di-polemiche-9rwQpbOeL37yU19y10F2eN/pagina.html). Lasciatemelo dire, la colpa è di una spaventosa ambiguità politica da parte dell’Anpi di Roma, che fa prevalere il suo ultrasinistrismo allo spirito della Resistenza, che fu unitaria, dai comunisti ai democristiani e ai monarchici. Ed è certo che anche a Milano, dove l’Anpi non ha tradito la Resistenza, ci saranno contestazioni palestiniste, come vi ho scritto l’altro ieri (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=&sez=280&id=70312). Il risultato è che a Roma la manifestazione unitaria salterà di nuovo e che a Milano gli ebrei dovranno sfilare protetti da cordoni di poliziotti, come fossero di nuovo deportati. E’ questo il risultato dell’appello dei palestinisti: dividere gli eredi legittimi della Resistenza, contestare e ingabbiare gli ebrei. E’ il frutto avvelenato dell’inclusione di un movimento reazionario e antisemita. Raccomando a tutti di venire domani al corteo di Milano, sotto le bandiere della Brigata Ebraica e di partecipare alle manifestazioni programmate dalla comunità di Roma.
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