Riduci       Ingrandisci
Clicca qui per stampare

Un manifesto a Trieste 14/04/2018

Ieri è comparso a Trieste un manifesto a cura di un sedicente Comitato di Nord-Est "Freniamo le ruote dell'occupazione" con le solite rivoltanti accuse ad Israele. Nel contempo gli estensori si rammaricano che il giro tocchi solo Haifa, Tel Aviv, Beersheva, Eilat e nessuna località di Giudea e Samaria. Il motivo è subito chiaro, Israele vuole nascondere i crimini, violenze e rastrellamenti che avvengono in quei luoghi. Come al solito...all'Ovest niente di nuovo. Saluti.

Roberto Razza

Gentile Roberto,
E' da quando è stata presa la decisione di far partire il Giro d'Italia da Gerusalemme che lo sport si è trasformato in caso diplomatico. I filopalestinesi sono sul piede di guerra, il Bds minaccia manifestazioni che sicuramente faranno. Una delle firme peggiori, indegne e antisemite di Haaretz, Amira Hass, parla di "popolazione originaria di Gerusalemme" riferendosi ai palestinesi. Questo è il tipo di propaganda su cui puntano gli odiatori di Israele, approfittano dell'ignoranza della gente poichè chiunque conosca la storia sa che i primi abitanti di Gerusalemme furono i gebusei, popolazione canaanita e non araba, cui seguirono gli ebrei più di 1000 anni fa. Dalla conquista di Davide (1000 a.c.) la città fu ebraica e Davide ne fece la sua residenza reale. Da allora, nonostante tutte le dominazioni di cui fu oggetto, Gerusalemme non perse mai il suo animo ebraico e mai nessun paese occupante ne fece la propria capitale. Questo non va giu' agli odiatori che ormai da anni tentano inutilmente di cambiare la storia e riscriverla. Purtroppo per loro, mai, durante gli scavi archeologici, sono stati trovati reperti storici arabi o musulmani. Il Comitato Nord-Est di Trieste si rassegni, il Giro d'Italia partirà dalla capitale di Israele e auguriamoci che i soliti facinorosi e violenti non rovinino l'avvenimento.
Un cordiale shalom


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui