Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 13/04/2018, a pag. 18, con il titolo Israele-Polonia tra i due presidenti scontro a Auschwitz', la cronaca di Andrea Tarquini.
Bene ha fatto il Presidente dello Stato di Israele Reuven Rivlin a pronunciare le parole riportate da Andrea Tarquini in Polonia, un Paese che non solo non ha ancora fatto i conti con il proprio diffuso antisemitismo, ma neanche con le responsabilità nel corso della Shoah.
Ecco il pezzo:
Reuven Rivlin con Andrzej Duda
Auschwitz
Durissimo scontro verbale tra i presidenti di Israele e Polonia sullo sfondo simbolico di Auschwitz, nella giornata del ricordo. I capi di Stato dei due Paesi, Reuven Rivlin e Andrzej Duda, erano i protagonisti della cerimonia. E il presidente venuto da Gerusalemme ha fermamente chiesto all’esecutivo polacco di ripensare la legge sulla Shoah (che punisce con pene fino a tre anni chi parli di partecipazione di polacchi all’Olocausto) di ripensare tutto a fondo. La Polonia deve avviare uno studio completo di quanto accadde allora, ha detto il presidente israeliano, aggiungendo: «Abbiamo un profondo rispetto per l’esame di coscienza compiuto dal popolo polacco ma anche un profondo disaccordo ci divide. Esigiamo che la Polonia si assuma la responsabilità di uno studio completo dell’Olocausto e degli eventi di allora». Duda ha risposto sulla difensiva: «Non abbiamo intenzione di bloccare le testimonianze dei superstiti, sappiamo che la macchina della morte nazista non avrebbe realizzato il suo piano tremendo senza trovare il suolo fertile dell’odio contro gli ebrei». Egli ha anche parlato di singoli cittadini polacchi che «meritano solo condanna» per come si comportarono. «Ma i campi di sterminio non erano polacchi».
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