Riprendiamo da PANORAMA di oggi, 12/04/2018, a pag. 34, con il titolo "L'avanzata strategica di Israele nei Balcani", il commento di Chiara Clausi.
Le relazioni tra Israele e i Balcani si fanno sempre più strette. Entro quest'anno lo Stato ebraico punta a concludere un accordo per vendere aerei da combattimento F-16 in Croazia, mentre in Macedonia è presente una società israeliana che sta addestrando piloti di elicotteri militari. E già nel 2016 la cooperazione fra intelligence aveva sventato un attacco durante la partita di calcio Israele-Albania. I Paesi balcanici ricevono informazioni da parte di Israele sui loro jihadisti di ritorno dalla Siria. Ma i rapporti non sono limitati alla sicurezza. Il numero di turisti israeliani (per lo più diretti a Belgrado per lunghi fine settimana) nel 2017 è aumentato del 171 per cento rispetto al 2016, in parte perché non sono più propensi ad andare in Turchia.
Un F-16
I leader di Macedonia, Serbia, Bosnia ed Erzegovina e Albania sono stati tutti in visita ufficiale in Israele. E il Kosovo ha fatto pressioni affinché lo Stato ebraico riconoscesse la sua indipendenza. Per Eliezer Papo dell'Università Ben Gurion, molti leader dei Balcani occidentali considerano i loro Paesi come Israele: «Circondati dai nemici, ma determinati comunque a prosperare». «Gli israeliani hanno investito quasi 1,8 miliardi di euro in Serbia dal 2000» scrive The Economist. «E i loro consulenti politici sono spesso assunti per consigliare i partiti della regione durante le elezioni». Il sito Balkan Insight riporta l'importante partnership tra Albania e Israele. Già nel 2015 il premier di Tirana Edi Rama, in visita a Gerusalemme, diceva che «l'Albania è pronta a collaborare con il suo alleato Israele per contribuire alla sicurezza del Paese». L'accordo aveva anche espresso la volontà di cooperare in vari settori: «energia, agricoltura, gestione delle acque, turismo e cultura».
Per inviare la propria opinione a Panorama, telefonare 02/75421, oppure cliccare sulla e-mail sottostante