Riprendiamo dalla STAMPA - TORINO di oggi, 12/04/2018, a pag. 59, con il titolo "Il mondo del fumetto racconta gli orrori dell’antisemitismo", l'analisi di Ada Treves.
Ada Treves
«Gli autori di fumetti, spesso considerati rappresentanti di un’arte minore, quasi una ruota di scorta culturale rispetto ad altri media e altri linguaggi, sono invece molto sensibili e attenti» dice Roberto Genovesi, direttore artistico di «Cartoons on the Bay», e ideatore della mostra 1938-2018, «Ottant’anni dalle Leggi Razziali in Italia». Il mondo del fumetto ricorda l’orrore dell’antisemitismo.
Appuntamento centrale nel programma del festival internazionale della televisione per ragazzi e dell’animazione cross-mediale della Rai, che torna a Torino con un programma dedicato al rapporto tra musica e animazione, viene inaugurata oggi al Museo Le Nuove in un anno denso di anniversari importanti. Fra i 170 anni passati dalle lettere patenti con cui Carlo Alberto concesse i diritti civili prima ai valdesi e poi agli ebrei, e i settant’anni della Costituzione, c’è il ricordo delle Leggi razziste: «La risposta degli artisti - continua Genovesi - è stata eccellente, abbiamo ricevuto 155 tavole, tutte opere inedite, che vanno a comporre la più grande mostra collettiva su questo tema. Credo che sia un risultato importante. Peculiarità demoniaca del nazismo e del fascismo è stato anche il tentativo di giustificare uno sterminio non per conquistare risorse economiche o spazio vitale ma per liberarsi della presenza di esseri umani considerati inferiori. La persecuzione del popolo ebraico è stata un atto anche antropologicamente velenoso, inconcepibile, che in Italia si nutrì del consenso popolare, nella più totale indifferenza». Pensata per evitare che il ricordo si affievolisca, la mostra è stata costruita con il contributo di grandi autori del fumetto italiano: si va da Bruno Bozzetto, il maestro dell’animazione italiana che in questa edizione verrà inserito nella Hall of Fame di Cartoons on the Bay, a Mauro Biani, da Giorgio Cavazzano a Cinzia Leone e Tuono Pettinato. Pensata anche come un modo per parlare ai giovani con un linguaggio immediato e di sicura efficacia, si integra con un percorso didattico rivolto alle scuole primarie e secondarie, che coinvolge le scuole specializzate di animazione e fumetto anche grazie alla collaborazione con l’Arf! festival, coinvolto da Genovesi per «contagiare» di fumetto il festival italiano dell’animazione.
La mostra alle "Nuove" di Torino
Per Dario Disegni, presidente della Comunità ebraica torinese che ha conferito il suo patrocinio alla mostra: «È un’iniziativa certamente interessante e originale, un modo un po’ diverso di richiamare l’attenzione sulle Leggi razziali, sulle quali tra l’altro nei prossimi mesi verrà avviato un sostanzioso programma di attività che vede impegnati, insieme alla Comunità, il Polo del 900 e l’Università di Torino. Vogliamo portare le istituzioni pubbliche e private a mettere a disposizione di tutti la documentazione in loro possesso su come sono state applicate le leggi razziali nell’ambito della loro realtà. È importante che ognuno faccia finalmente i conti con un passato che finora è stato spesso rimosso e negato, o comunque presentato in forma edulcorata». La mostra ha il patronato della Presidenza del Consiglio, che l’ha inserita nelle sue iniziative ufficiali e Mario Uzzeo, di Arf! Festival ha dichiarato: «É una collettiva che ci ricorda che non bisogna mai abbassare la guardia verso quei fascismi che tendono a trovare terreno fertile nelle menti di chi dimentica».
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