Mattia Feltri
Tema: la democrazia diretta. Svolgimento: il capo politico del Movimento, Luigi Di Maio, che ha scelto i capilista dell’uninominale, ha vagliato le intere liste, designato i candidati ministri, può segnalare dissidenti e oppositori ai probiviri. I probiviri li ha nominati lui e li può revocare lui. Secondo il regolamento dei gruppi parlamentari approvato nella notte fra martedì e mercoledì, il capo politico ha anche indicato i presidenti dei gruppi di Camera e Senato, Giulia Grillo e Danilo Toninelli, poi votati all’unanimità.
Beppe Grillo con i baffi di Hitler
Se il capo politico ritiene, può rimuovere i presidenti. Il presidente, che può essere rimosso dal capo politico, nomina il comitato direttivo (vicepresidenti, tesoriere ecc.) su proposta del capo politico. I parlamentari del Movimento si eleggono il capogruppo in commissione, che però può essere rimosso dal presidente, che può essere rimosso dal capo politico. Il presidente nomina direttore amministrativo, organo di controllo, capo dell’ufficio legislativo, capo del personale, nomine che può revocare in qualsiasi momento, così come il capo politico può revocare la sua. Il capo politico, insieme col presidente, decide l’azione politica e la comunicazione. I parlamentari che non condividono le decisioni del capo politico, o pregiudicano l’immagine e l’azione politica decisa dal capo politico, sono espulsi e pagano una penale di 100 mila euro. Invece i parlamentari che vogliono entrare nel Movimento, se accettati dal capo politico, lo fanno gratis. Il capo politico, forse, sarà anche capo del governo.
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