I poveri palestinesi non ce la fanno ad ammazzare abbastanza Ebrei ed allora si ammazzano tra loro. Il tutto con la costernazione di Michele Giorgio. Poveri palestinesi ed Arabi, sono infelici perchè non sono ancora riusciti ad eliminare Israele....lo diceva anche Samir Kassir che passava per raziocinante e moderato, figuriamoci gli altri.
Samir Kassir, giornalista libanese, ucciso in un attentato ordito probabilmente dai servizi siriani nel 2005 a Beirut, cosi scriveva nel suo saggio “l’infelicità araba” riferendosi al periodo post guerra dello Yom Kippur “…Israele regna indisturbato sul Medio Oriente. Dopo essersi sbarazzato, con la pace di Sadat, della forza di dissuasione egiziana, certo di poter contare sull’immancabile sostegno della potenza americana, confidando nell’impunità morale che gli garantisce la cattiva coscienza europea, e forte di un arsenale nucleare ottenuto grazie a una grande potenza occidentale – la Francia – e via via accresciuto nel silenzio delle nazioni, Israele può fare letteralmente quel che vuole, quel che gli ispirano i sogni di potenza dei suoi dirigenti.” Il grande appoggio europeo lo vediamo ogni giorno e anche quello americano con Obama….e dire che nella prefazione aveva cominciato bene col dire che ” gli Arabi eredi di una grande civiltà possono riappropriarsi del proprio destino a patto di liberarsi della cultura del vittimismo e di fare i conti con quella modernità che molti continuano a vivere come una minaccia”. Tra l’altro accettare Israele o no? Saluti.
Roberto Razza
Gentile Roberto,
Michele Giorgio non sa più che pesci pigliare per demonizzare Israele, sempre e comunque. I palestinisti si ammazzano tra loro e lui da la colpa a Israele. E' un classico di cui non ci meravigliamo più. Bisognerebbe avere la pazienza di cercare i suoi articoli nel periodo del colpo di stato-guerra civile tra Hamas e Fatah (2006/2007) quando venivano gettati giù dai tetti dei palazzi i "fratelli" palestinisti contrari a una delle due fazioni, per sapere quali colpe avrebbe potuto dare a Israele. Hamas non andava per il sottile, entrava nelle case sparando a raffica sui civili, catturava i sopravvissuti, li portava sui tetti e da là, legati, li lanciava sul selciato sottostante. Questo tipo di pena di morte, dedicata soprattutto agli omosessuali ma non disdegnata per altri, è sempre stata molto in voga tra i palestinisti anche all'epoca di Arafat anzi, pare, che il terrorista fosse uno degli sponsor più entusiasti. Dovrebbe essere chiaro a chiunque non abbia il prosciutto sugli occhi e nel cervello che non esiste, nè è mai esistito, un senso di fratellanza e solidarietà tra i vari popoli arabi che, dall'epoca di Maometto, non hanno fatto altro che ammazzarsi reciprocamente. Naturalmente, come scrisse Samir Kassir, è molto facile dare la colpa a Israele. Lo fanno gli occidentali perchè mai non dovrebbero gli arabi che vivono e lucrano sulla propaganda antisemita? Su tutto questo veglia l'occhio affettuoso di un'Europa infingarda che non ha mai nascosto il suo sostegno alla barbarie araba e il suo odio antico per Israele.
Un cordiale shalom
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