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Il Giornale Rassegna Stampa
04.03.2018 Per chi invitano a votare le organizzazioni islamiche italiane
Cronaca di Alberto Giannoni

Testata: Il Giornale
Data: 04 marzo 2018
Pagina: 2
Autore: Alberto Giannoni
Titolo: «E un milione di islamici fa il tifo per PD e Cinque stelle»

Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 04/03/2018, a pag.2, con il titolo "E un milione di islamici fa il tifo per PD e Cinque stelle" la cronaca di Alberto Giannoni.

Utile la cronaca di Alberto Giannoni, per capire la posizione ufficiale delle organizzazioni islamiche italiane. Di nostro aggiungiamo una informazione, sempre dal Giornale,a pag.8, nella cronaca di Paolo Bracalini dal titolo " Ecco chi finanzia la costosa campagna della Bonino", oltre al nome di George Soros (noto per finanziare le Ong anti-Israele), un citazione, uscita soltanto oggi e non qualche giorno fa,che riprendiamo: ""Emma non è più una militante radicale, per lei il problema è continuare a far parte del jet set internazionale", di chi è? Marco Pannella, 2015.

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Alberto Giannoni

 

Movimento 5 Stelle e Pd. L'islam ha scelto e non fa niente per nasconderlo. Anzi. In Italia si contano almeno 2,6 milioni di musulmani, un milione con cittadinanza e diritto di voto. Non hanno ancora varato un partito ma sognano un voto islamico di massa, capace di incidere sul risultato finale per portare a casa moschee, 8 per mille, ius soli, e una politica estera più gradita e meno «occidentale». Per questo oggi i dirigenti islamici orienteranno il loro voto verso Democratici e «grillini». Il Pd alla fine lo ius soli non lo ha approvato, ma la promessa è lì. E pesa. Khalid Chaould, ormai ex deputato Pd, da ottobre presidente della Grande moschea di Roma, non è ricandidato ma in un'intervista a Radio Radicale ha affermato che a un Pd pure «in grande difficoltà» oggi «non ci sono alternative». D'altra parte l'Ucoii, l'unione delle comunità islamiche italiane, è guidata da Izzedin Elzir, che nella Firenze di Matteo Renzi ha ottenuto molto. E la moschea milanese di Segrate, guidata dall'ex segretario Ucoii Ali Abu Shwaima, ha ringraziato il governo italiano per aver votato «contro il presidente Usa e la sua dichiarazione di nominare Gerusalemme capitale dello Stato ebraico, attualmente insediato in Palestina». Proprio da Segrate è arrivato un «quasi precetto» ai musulmani: «Nel segreto dell'urna - l'indicazione - hanno un interesse fondamentale a recarsi alle urne e nel segreto della cabina, dove nessuno, tranne Allah, rifulga lo splendore della sua luce, li vede esprimere oculatamente su scheda valida il voto...» devono votare «per chi ha sostenuto lo Ius soli».
Se qualcuno avesse ancora dubbi, in moschea pochi giorni fa ha potuto fare campagna elettorale il segretario milanese dei renziani Pietro Bussolati, accompagnato dalla consigliera comunale Sumaya Abdel Qader, impegnatissima sul fronte dell'immigrazione e promotrice col Pd della marcia «senza muri». Ma se l'Ucoii resta vicino al Pd, una costola del mondo islamico, più impaziente e movimentista, sostiene i 5 Stelle. «Finora la maggior parte degli islamici votava la sinistra, adesso vedo che si orientano sui 5 Stelle. Anch'io voterò il Movimento» ha detto il leader dei centri islamici milanesi, il discusso Davide Piccardo, che col padre Hamza promuove una costituente islamica che proprio ai 5 Stelle si ispira. Identico endorsement è arrivato dal coordinatore romano Francesco Tieri. Molte le loro affinità coi 5 stelle, prima fra tutte l'impostazione anti-occidentale (e «anti-sionista»). E intanto i grillini lombardi promettono di cancellare la legge regionale del centrodestra, che ha fermato le nuove moschee. Tutt'altra storia quella della sufi Maryan Ismail, antropologa italo-somala candidata in Regione col centrodestra di Attilio Fontana. Ismail, sorella di un diplomatico somalo ucciso da Al Qaida, lavora invece per islam «laico» e liberale ed è schierata «con Energie per la Lombardia». E alla chiusura della sua campagna a Milano c'erano non solo l'ex sindaco Paolo Pillitteri e il figlio Stefano (ex assessore di Forza Italia) ma anche diversi esponenti della Comunità ebraica.

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