Riprendiamo dal BOLLETTINO, mensile della Comunità ebraica di Milano, di Febbraio 2018, a pag.2, la breve "La popolazione in Israele arriva a nove milioni".
Sono 8,793 milioni di persone, pari a +1,9% rispetto all’anno scorso: è la cifra a cui ammonta la popolazione israeliana nel 2017, secondo i dati dell’Ufficio centrale di statistica. Circa tre quarti (74,6%), pari a 6,5 milioni, sono ebrei, il 20,9% (1,837 mln) arabi e 4,5% catalogati come “altri”. 180mila sono i bambini nati durante l’anno, a cui si aggiungono anche 27.000 nuovi immigrati, provenienti principalmente dall’Europa ma anche da Russia, Ucraina e Usa. Secondo i demografi, la popolazione israeliana sta crescendo a un tasso molto più elevato della media dei paesi sviluppati sia per l’elevato numero di nascite sia per l’immigrazione. Secondo Sergio Della Pergola, professore emerito dell’Herman Institute all’Università ebraica di Gerusalemme, «se consideriamo solo la parte che va da Beersheba fino al nord, Israele ha la più alta densità nel mondo occidentale. Se poi si aggiunge il Negev, poco popolato, soltanto l’Olanda ha una densità maggiore - continua Della Pergola -. In cinque anni arriveremo a 10 milioni di persone, ma avremo ancora spazio per espanderci nelle periferie». Inoltre, nonostante la popolazione araba stia crescendo più velocemente di quella ebraica, secondo il demografo e sociologo essa non diventerà la maggioranza in un futuro prevedibile. «La proporzione crescerà, gli arabi arriveranno a costituire il 22-25% della popolazione. Ma le differenze rimarranno stabili grazie al simile tasso di nascita delle due popolazioni». I numeri qui citati non includono però la Cisgiordania (Giudea e Samaria), abitata per metà da ebrei e per metà, o forse poco di più, da arabi.
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