domenica 20 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



Clicca qui






La Repubblica Rassegna Stampa
20.02.2018 Diplomazia del gas: storico accordo Israele-Egitto
Ma Vincenzo Nigro attacca Banjamin Netanyahu

Testata: La Repubblica
Data: 20 febbraio 2018
Pagina: 12
Autore: Vincenzo Nigro
Titolo: «Patto di ferro sul gas tra Egitto e Israele»

Riprendamo da REPUBBLICA di oggi, 20/02/2018, a pag.12, con il titolo "Patto di ferro sul gas tra Egitto e Israele" il commento di Vincenzo Nigro.

Vincenzo Nigro riporta la notizia dell'importante accordo sul gas tra Israele e Egitto, ma quando si tratta di descrivere le dichiarazioni di Benjamin Netanyahu non si esime dal farlo attaccando il premier d'Israele: "Il premier Bibi Netanyahu naturalmente è saltato sulla notizia, applaudendo e definendo l’accordo « storico per Israele perché porterà benefici al nostro sistema sanitario, alle scuole, al welfare dei cittadini di Israele, e rafforzerà le nostre relazioni di sicurezza » . E non ha tutti i torti". L'impiego delle parole (Netanyahu sarebbe "saltato sulla notizia") denota ostilità verso il Primo ministro israeliano. Ancora una volta vengono a galla i pregiudizi di Nigro e di Repubblica su Israele.

Ecco l'articolo:

Risultati immagini per vincenzo nigro giornalista
Vincenzo Nigro

Immagine correlata
I principali giacimenti israeliani

Israele ed Egitto hanno firmato un accordo per esportare il gas israeliano dei giacimenti-monstre di Leviathan e Tamar: saranno 64 miliardi di metri cubi in 10 anni, con un valore di circa 15 miliardi di dollari. A parte tutti i dettagli tecnici dell’accordo ( che sono particolarmente interessanti), l’intesa ha un chiaro risvolto politico. Innanzitutto rafforza il rapporto fra Egitto e Israele, due ex nemici che mantengono un rapporto di alleanza “ fredda” imposta dalla necessità dei due governi di sostenersi a vicenda. L’accordo avvicina ancora di più i due sistemi di sicurezza, ma offre anche enormi benefici economici ai due paesi. Israele vende miliardi di metri cubi di gas che non avrebbe saputo a chi offrire, e l’Egitto riceve carburante per una crescita economica che se saprà gestire potrà aiutare le condizioni economiche e quindi sociali di questo “gigante” del mondo arabo. L’intesa è stata firmata dalla “Delek”, il gruppo di ricerca petrolifera privato del miliardario Yitzhak Tshuva. Da parte egiziana ci sarà la “ Dolphinus Holdings”, un’altra società privata che raggruppa alcuni dei principali operatori privato del settore energetico del paese, guidata dal Alaa Arfa. Il premier Bibi Netanyahu naturalmente è saltato sulla notizia, applaudendo e definendo l’accordo « storico per Israele perché porterà benefici al nostro sistema sanitario, alle scuole, al welfare dei cittadini di Israele, e rafforzerà le nostre relazioni di sicurezza » . E non ha tutti i torti. Il gas arriverà dai giacimenti di Tamar e Leviathan che Delek gestisce assieme all’americana Noble Inc. L’annuncio dell’accordo ha fatto salire il prezzo della Delek del 17% alla borsa oil& gas di Tel Aviv. Le forniture partiranno non appena saranno approntati i collegamenti: Israele ed Egitto hanno già un gasdotto che li collega, ma non è chiaro se verrà costruito un altro gasdotto. L’Egitto ha già molto gas, e con la scoperta dell’Eni fatta con il giacimento di Zohr si avvia a diventare un esploratore. Ma il gas israeliano era comunque disponibile, avrà di sicuro un prezzo conveniente e l’Egitto pensa di poterlo liquefare nei due impianti di liquefazione che il paese possiede, per poterlo vendere in Europa.

 

 

Per inviare la propria opinione alla Repubblica, telefonare 06/49821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


rubrica.lettere@repubblica.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT