Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 19/02/2018, a pag. 15, con il titolo "Aereo precipita in Iran nessun superstite. Sicurezza sotto accusa", il commento di Anna Lombardi.
Il commento di Anna Lombardi è ignobile perché attribuisce la colpa dell'incidente aereo di ieri in Iran a "decenni di sanzioni internazionali", che non avrebbero permesso di rinnovare la flotta aerea. Di soldi per finanziare i terroristi di Hezbollah, Hamas e Houti in Yemen,miliardi dollari, invece, l'Iran li ha sempre spesi in gran quantità per finanziare stati e movimenti terroristi, questo però la giornalista non lo scrive.
Ecco l'articolo:
L'arricchimento iraniano dopo la fine delle sanzioni
Ancora un incidente aereo in Iran, dove un veivolo della locale compagnia Aseman è precipitato sul monte Dena, a circa 480 chilometri dalla capitale Teheran. A bordo c’erano 66 persone che viaggiavano da Mehrabad a Yasuj e il clima non era certo dei più propizi visto che la zona era sferzata da una forte pioggia e circondata da una nebbia così fitta da aver reso difficilissimo l’arrivo dei primi mezzi di soccorso. D’altronde la flotta commerciale iraniana versa da tempo in condizioni disastrose: anche a causa di decenni di sanzioni internazionali. Gli spostamenti avvengono su veivoli obsoleti spesso di fabbricazione russa, vecchi di almeno 50 anni e gli incidenti, appunto, non sono rari. Dopo l’accordo sul nucleare, Teheran ha firmato accordi con Airbus e Boeing per rinnovare la propria flotta.
Per inviare la propria opinione a Repubblica, telefonare 06/49821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante