IC7 - Il commento di Andrea Jarach
Dall'11 al 17 febbraio 2018
A proposito di fake news
Ecco un video che mostra il benessere a Gaza: https://www.facebook.com/StandWithUs/videos/10155440204022689/
Non vi è al mondo credenza più salda di quella che vede i palestinesi vittime degli israeliani. Soprattutto a Gaza. Un candidato alle elezioni regionali lombarde di recente si è fatto fotografare con una maglietta di solidarietà con Gaza. Un po’ come Che Guevara, un terrorista che tutti osannano per ignoranza e per la potenza dei media. Gaza è diventata icona di sofferenza. E dove un’entità malvagia, Israele, tiene in prigionia milioni di arabi. Proprio in questi giorni però girano filmati di Al Jazeera che mostrano il lato consumistico di Gaza e alcune installazioni davvero lussuose. E poi le foto dei grandi capi di Hamas (al governo a Gaza a seguito di un conflitto interno ai palestinesi) che si godono le ricchezze con una vita agiata tra piscine, palestre e grandi hotel. Ci sono poi le ville principesche e i conti a nove zeri per una gran parte della oligarchia Palestinese. Sono emersi anche i dati relativi ai numeri di profughi gonfiati a dismisura. Numeri che danno diritto a contributi in denaro. La gigantesca illusione per il mondo ha fatto si che migliaia di attivisti in Europa e in America si siano dati da fare per isolare Israele con il BDS. Al tempo stesso che venissero donati da organizzazioni internazionali, stati sovrani, privati tramite le ong, miliardi di euro in aiuti umanitari.
Leggevo in settimana che i contributi ai due milioni di palestinesi di Gaza negli anni si equivalgono in valore assoluto ai contributi allo sviluppo ricevuti da tutta l’Africa. Ma dove sono finiti tutti questi miliardi? E soprattutto da dove arrivano? Arrivano dalle tasche dei cittadini dei paesi sviluppati. Noi. E da tante associazioni per lo sviluppo che vengono finanziate dagli Stati e dai privati. E come vengono utilizzati i miliardi oltre che per i begli edifici di Gaza che ci mostra giustamente orgogliosa Al Jazeera? Direi essenzialmente in corruzione, anche micro. Ovvero welfare. Il metodo più antico per tenere soggiogate le popolazioni. Ma welfare selettivo. Ovvero solo chi è allineato e si dichiara ostile ad ogni pace con Israele. Poi Alta Corruzione di chiunque abbia il potere. Arafat insegna. Parliamo di miliardi di dollari di patrimoni accumulati all’estero. Infine parliamo di morte. Si, morte del nemico israeliano attraverso tunnel sotto il confine. Terrorismo. Armamenti, in particolare missili a migliaia. Per la prima volta in questi mesi, dopo anni di imbarazzato silenzio, alcuni paesi sull’esempio degli Stati Uniti d’America, stanno considerando il grande abbaglio. E ritirando aiuti offerti senza controllo. Volevamo comprare la pace con il benessere: sarebbe stata un’ottima idea! Peccato che in mezzo ci stavano terroristi, tagliagole e malviventi comuni.
Quindi cosa dobbiamo fare noi?
Un movimento BDS al contrario che costringa i popoli arabi soggiogati dalla oligarchia criminale Palestinese a ribellarsi contro chi ha sottratto le risorse che avrebbero reso il Medio Oriente la zona più ricca della Terra.
Cominciamo a sensibilizzare le ong e i governi.
Non diamo per scontato che tutti sappiano tutto.
Informiamo.
Lavoriamo sui parlamenti.
Siamo in tantissimi e tanti sono gli amici della giustizia.
Copiamo il BDS, cosa fanno loro per cancellare la realtà è rendere ciechi e sordi i loro sostenitori?
Copiamoli.
Semplice no?
Ci mancano milioni di euro.
Che i BDS attingono dai paesi canaglia.
Ma abbiamo molto più cervello di quanto ne dimostrino i nemici di Israele.
Andrea Jarach - Presidente Gruppo Proedi