Gent.ma Sig.ra Fait, tra i miei tanti vizi annovero la melomania, cioč l'amore sviscerato per la musica lirica, in particolare per quella del Peppino da Busseto, alias Verdi. Ieri l'altro ascoltavo in DVD il Nabucco, in particolare il coro degli schiavi ebrei deportati "Va pensiero sull'ali dorate" (anche quello "che tanti petti ha scossi e inebriati", come direbbe il Poeta a cui č dedicata la via dove abito). Un mio conoscente, buon uomo ma leggermente ignorante, mi ha chiesto se non mi sento in contraddizione dato che secondo lui Verdi sarebbe un precursore del fascismo... (Premetto che il M° Verdi morí nel 1901, 22 anni prima dell'avvento del fascismo e di quel che seguí). Non le sembra che ci sia un po' di ignoranza dietro? Shalom
Mario Salvatore Manca di Villahermosa
Gentile Mario Salvatore,
Tutte le volte che ascolto "Va pensiero" mi si chiude la gola e quel groppo non va su nč giů, sia per la bellezza indicibile della musica che per la storia del mio popolo che, da Babilonia, piange la Patria perduta. Dare del fascista a Giuseppe Verdi č un abominio e non ne capisco il motivo. Forse per l'amor di patria che gli ebrei dimostrano di avere nella nostalgia per Israele? Per alcuni la parola Patria č ancora una parolaccia, tristi reminiscenze della storia politica italiana che, nell'alternanza tra fascismo e comunismo, ha ancora le idee confuse.
Un cordiale shalom