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Informazione Corretta Rassegna Stampa
10.02.2018 La fasulla Grosse Koalition tedesca, gli ebrei e Israele
Analisi di Manfred Gerstenfeld

Testata: Informazione Corretta
Data: 10 febbraio 2018
Pagina: 1
Autore: Manfred Gerstenfeld
Titolo: «La fasulla Grosse Koalition tedesca, gli ebrei e Israele»

La fasulla Grosse Koalition tedesca, gli ebrei e Israele
Analisi di Manfred Gerstenfeld

(Traduzione di Angelo Pezzana)

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Angela Merkel con Martin Schulz

Per quanto può interessare gli ebrei e Israele, la Grosse Koalition tedesca è un accordo fasullo, in parte per il suo contenuto, ma soprattutto per tutto quanto non affronta. I tre partiti della coalizione - i cristiani democratici (CDU), il partito bavarese gemello (CSU) e i social democratici (SPD), decideranno a fine febbraio se far parte del nuovo governo in base all’accordo. L’antisemitismo viene citato molte volte nel documento. In un capitolo si descrive la “prossima espansione e il successo dei nostri programmi contro l’estremismo di destra, di sinistra, contro l’antisemitismo, l’islamismo e contro il salafismo”. Avrebbero dovuto scrivere:” Negli ultimi anni,malgrado i nostri programmi, l’antisemitismo è cresciuto. Gli studi hanno dimostrato senza ombra di dubbio che accanto all’antisemitismo di destra, l’antisemitismo musulmano riveste un ruolo fondamentale. Altri studi rivelano come le recenti immigrazioni da Iraq e Siria sono caratterizzate da forte antisemitismo. Se altri immigrati in Germania – in questo anno e nei prossimi- riveleranno attitudini antisemitiche e pregiudizi contro Israele, gli si negherà l’ingresso”. Il documento esprime compiacimento per la rinascita della comunità ebraica in Germania dopo la Shoah, insieme alla creazione di un National Commissioner for Jewish Life and Antisemitism. Non fa cenno però al fatto stupefacente che ci sia bisogno oggi di strumenti che affrontino in modo specifico l’antisemitismo dopo più di 70 anni di rieducazione dei cittadini tedeschi dalla caduta del regime nazista. Ancora più problematico è come il documento affronta il conflitto israelo-palestinese. La collaborazione con Israele è vista come un fattore secondario, soprattutto i riferimenti standard riguardanti Israele quale stato ebraico e democratico, la sua sicurezza e il suo diritto di esistere. Il documento esprime il sostegno alla soluzione dei due stati e condanna la politica coloniale di Israele, contraria alle leggi internazionali.

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Da notare,questo ultimo riferimento non c’era nell’accordo della coalizione precedente, formata dagli stessi partiti. Il testo avrebbe dovuto essere il seguente: La demonizzazione di Israele in Germania rimane un enorme problema, largamente diffuso nella popolazione. Più del 40% dei tedeschi ritiene in modo estremamente falso che Israele si comporti con i palestinesi come i nazisti facevano con gli ebrei. Avendo fallito così platealmente questi due obiettivi, e la sconfitta dell’antisemitismo, mentre abbiamo lasciato entrare altri antisemiti in questi decenni, dovremmo prima di tutto fare in modo di ripulire il nostro paese dal suo tremendo passato. Ci impegneremo a farlo, invece di criticare il comportamento di Israele, che butta benzina sul fuoco dell’orribile demonizzazione dello Stato ebraico nel nostro paese. In quanto ai palestinesi, il documento è vago su molti punti cruciali. Condanna ogni incitamento alla violenza, senza specificare in modo chiaro i palestinesi su questo tema. Scrive “ Nei territori palestinesi, a tutti i livelli, è necessario che cresca la democrazia”. Avrebbe dovuto scrivere “ Non esiste democrazia nei territori palestinesi. Le ultime elezioni parlamentari si tennero nel 2006 e dettero una grande maggioranza ad Hamas, un partito il cui programma è il genocidio degli ebrei. Il secondo partito, Fatah, controlla l’Autorità palestinese, che rende onore e finanzia le famiglie di chi ammazza gli ebrei. In quanto all’UNRWA, l’accordo della coalizione travisa la realtà. Dichiara che il governo tedesco vuole – all’interno della UE - prendere l’iniziativa per “ finanziare con una riforma sufficiente e sostenibile l’UNRWA, l’organizzazione Onu creata per i rifugiati palestinesi in Medio Oriente” Avrebbero dovuto scrivere “ Secondo i criteri dell’Onu per tutte le nazioni del mondo, più del 99% delle persone aiutate dall’UNRWA non sono rifugiati. La Germania ammette la propria particolare responsabilità verso Israele nell’esprimere questa manipolazione. Provvederemo al più presto a liquidare questa organizzazione, dove numerosi impiegati sono aderenti di Hamas, che educa e incita contro Israele,usando le scuole quali magazzini di armamenti. Il richiamo nelle 177 pagine dell’accordo della coalizione in merito a ebrei, antisemitismo, Israele e palestinesi potrebbe essere usato quale test per gli studenti tedeschi di scienze politiche. Potrebbero riferire quante manipolazioni sono riusciti a trovare: quante volte il testo è dettagliato e quante no, quante volte è astratto e vago e in quali occasioni è concreto, quali argomenti distorce e, infine, quante volte enfatizza temi di scarso rilievo e quante volte evita di affrontare problemi chiave.

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Manfred Gerstenfeld è stato insignito del “Lifetime Achievement Award” dal Journal for the Study of Antisemitism, e dall’ International Leadership Award dal Simon Wiesenthal Center. Ha diretto per 12 anni il Jerusalem Center for Public Affairs.
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