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Andrea Zanardo
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C'è sempre qualcuno meno sionista di te 09/02/2018
C'è sempre qualcuno meno sionista di te
Commento di Andrea Zanardo

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George Galloway

Potrebbe essere un pezzo satirico firmato dal Contadino della Galilea, e invece è tutto vero. Ma non per questo meno divertente. Tutto è iniziato domenica scorsa, come spesso accade con un Tweet. Autore del Tweet: David Baddiel, un attore comico ebreo ed ateo Baddiel è estraneo alla vita comunitaria. Nel gennaio 2017, nel giorno della memoria dell'Olocausto, fece scalpore per un suo tweet. Rendeva noto al pubblico che non glie ne fregava un ca... di Israele (testo completo “I don’t give a f*** about f***ing Israel. I give a f*** about Holocaust denial.” Chiedo scusa ai filologi per gli asterischi che coprono la nota espressione). Del tweet si è tornati a parlare e ci sono probabilità che se ne parli sempre mantenendo gli asterischi, anche in un'aula di tribunale. Eh già, perché domenica scorsa, appunto David Baddiel ha tweettato il suo sostegno ad una manifestazione da tenersi in UK in caso di visita di Donald Trump.

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Jeremy Corbyn in prima fila durante una manifestazione contro Israele

Al che ha risposto George Galloway. Galloway è un ex parlamentare laburista, poi fondatore del micropartito Respect, una formazione che predica una alleanza tra marxisti e fondamentalisti islamici. Come si può immaginare Galloway è uno che rifiuta di sedere accanto a cittadini di Israele (potenza coloniale, sapete...) e soprattutto è ferocemente convinto che l'antisemitismo di sinistra non esista, che è tutta una invenzione del Mossad. Galloway non ha la barca come Massimo D'Alema ma in compenso fece furore per una intera edizione di "Ballando sotto le stelle". Dopo di che ha fatto richiesta di essere riammesso nei ranghi del Partito, ma Corbyn lo tiene in sala di aspetto. Domenica scorsa George Galloway, che è uno attento alla purezza ideologica, è saltato addosso, via Twitter, a David Baddiel. Dicendogli che è un fanatico pro Israele e che per la sua manifestazione anti Trump si deve scordare l'appoggio della sinistra, degli anti imperialisti e dei palestinesi. Troppo facile per Baddiel ricordare al pubblico il suo dibattito con le dirigenze ebraiche, asterischi inclusi. E che quindi, l'espressione di Galloway "fanatico pro Israele" è un eufemismo per "ebrei" (più o meno come succede in Italia...). Quindi Galloway è antisemita. Senza asterischi.

Entra in scena a questo punto, e totalmente dalla parte di Baddiel, un altro ebreo celebre a sinistra, ovvero Jon Lansman. Il presidente di Momentum, la corrente pro Corbynista. Il quale Lansman, sempre via Twitter, ha rincarato la dose dando dell'antisemita a Galloway. Che oltre ad essere un implicito riconoscimento che a sinistra un problema antisemitismo esiste (chissà cosa ne dicono quelli di Liberi e Uniti) è una accusa che pesa come un macigno, venendo dall'artefice della affermazione di Jeremy Corbyn. Prima che nascesse Momentum Corbyn era un solitario consigliere comunale con la vocazione del rompiscatole e l'hobby di coltivare l'orto, adesso invece è leader del Partito che potrebbe vincere le prossime elezioni. Mai sottovalutare Momentum, compagni. Galloway però non è tipo da farsi intimidire. Ha deciso di portare tutti in tribunale. Ha fatto sapere che intende denunciare Lansman. Si dice sicuro che Corbyn deporrà a suo favore. Galloway ha anche lanciato una raccolta fondi per coprire le spese legali. Perché, testuale, lui non è mica come quei compagni che vivono a North London e sono proprietari di case. A North London, come è noto, vivono molti ebrei ed indiani.

Probabilmente Galloway ce la aveva con gli indiani, visto che la sinistra non può essere antisemita. Forse anti indiana. Inoltre Galloway prevede che, dopo la sua certa vittoria in tribunale, ci sarà una massiccia riammissione delle migliaia di militanti laburisti espulsi in seguito a questa campagna di calunnie organizzata dal Mossad. Già, perché lui è convinto che si usi l'accusa di antisemitismo per mettere a tacere chiunque critichi Israele, una giustificazione preventiva che in Italia conosciamo bene. Primo responsabile di tale diffamazione del sacro vessillo dell'internazionalismo proletario, ovviamente è David Baddiel. Quello degli asterischi. Il secondo Jon Lansman. E Galloway ce le farà vedere a tutti! Intanto Jeremy Corbyn non ha ancora fatto sapere da che parte sta. Se con Galloway, che vuole difendere la reputazione specchiata dalle sinistra marxista, o con Lansman, a cui deve qualche piccolo successo e che parimenti lo vuole come testimone a favore. Attendiamo fiduciosi la prossima puntata. Insomma una baruffa tra tre personaggi di sinistra (ed un convitato di pietra, Jeremy Corbyn), due dei quali ebrei. Possiamo imparare qualcosa in Italia? Ma ovviamente no! Sappiamo infatti benissimo che la sinistra italiana non ha alcun problema con gli ebrei e che i torrenti di insulti che Galloway riserva a militanti ebrei sono del tutto inediti in Italia. E poi, parliamoci chiaro, non esistono in Italia personaggi ebrei che fanno a gara nell'umiliarsi e prendere le distanze da Israele per avere un posto di rilievo nella sinistra! Godiamoci pertanto questa buffa vicenda ambientata in Inghilterra, un Paese un po' strano in cui tutti guidano dal lato sbagliato, ed i personaggi, sapete, sono così diversi da quelli italiani.

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Andrea Zanardo


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