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La malafede di Augias 03/02/2018

La malafede di Augias , e il suo schierarsi sempre ideologico, e di parte, mascherato da una supponente posizione di "esperto" sono note. L'unica posizione cui sono refrattari,lui come altri della "compagnia di giro" della RAI pare esser quella libertaria. E certo poi: a fatica si ricorda la "brigata ebraica " degno di ricordo il cimitero a Vecchiazzano di Forlì, ma mai si ricordano i volontari musulmani delle SS di Bosnia.

Alberto Mario

Gentile Alberto,
Purtroppo lei ha ragione, esiste una grande malafede sia in Corrado Augias che in altri giornalisti, storici, politici. Si parla di ebrei in tutte le salse, si esternano con una superficialità priva di scrupoli le peggiori cose. Riescono sempre a dire, in qualsiasi circostanza, anche ricordando la Shoah, qualche cattiveria o qualche bugia. E' vero, è difficile , quasi impossibile, sentir parlare della complicità araba con i nazisti, delle SS islamiche, dell'affettuosa simpatia tra Hitler e il Muftì di Gerusalemme. Su questi argomenti c'è l'omertà assoluta e, quando qualcuno ha il coraggio e l'onestà di farlo, le sue parole cadono nel vuoto. Si permette invece che dei giovani universitari organizzino convegni dell'assurdo, convegni criminali dove associano il sionismo al nazismo. E' triste e molto grave ma tutto quello che possiamo fare è continuare a parlare, a scrivere, a denunciare le ingiustizie e le tante porcherie che dovrebbero far vergognare il genere umano.
Un cordiale shalom


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