Accanimenti superflui e faziosi. Vorrei tanto che le energie intellettuali fossero spese in ben altro. Tutti possiamo involontariamente inciampare, ma dare dell’antisemita a Augias è un vero e grande errore di valutazione e rabbia e intolleranza a tutti i costi. C’è ben altro da cui difendersi e, se mai confrontarsi. Grazie
Rossella Treves
Gentile signora Treves,
parlare di accanimento e di accuse di antisemitismo quando si tratta di una semplice critica ad una frase detta in modo superficiale, mi pare esagerato. Quello che io ho scritto è questo: "Augias l'ha fatta ancora più brutta parlando degli ebrei dei ghetti: 'Erano nei ghetti a contare soldi e a commerciare tessuti' ". Questa è tremenda soprattutto perchè detta di fronte a una classe di ragazzi che, per loro stessa ammissione, non conoscevano l'argomento. Una frase del genere richiedeva una spiegazione. Perchè gli ebrei contavano soldi e commerciavano in stoffe? Perchè, caro Augias, questi erano gli unici lavori permessi agli ebrei, lei lo sapeva e doveva dirlo! Il prestito di soldi, vietato ai cristiani perchè considerato abominevole quindi affidato obbligatoriamente agli unici esseri "abominevoli", gli ebrei. Il commercio di stracci era il secondo mestiere permesso. Non potevano fare altro! Cosa ci voleva a chiarire, a spiegare? Non c'era il tempo? Allora non doveva dirlo!" Questo è tutto e se lei in questo pezzo trova la parola antisemita rivolta ad Augias, beh, ha preso una cantonata. Spesso è bene leggere con più attenzione. Saluti