"Cos'è un bacio? Un apostrofo rosa tra le parole t'amo". Così scriveva il poeta francese Edmond Rostand ma, essendo passato a miglior vita all'inizio del 900, non aveva conosciuto Federica Mogherini e gli oggetti del suo amore. Credo si possano contare sulle dita di una mano quelli che non si sono sentiti schifati dalle immagini di Lady Pesc mentre accoglieva con un affettuoso abbraccio fatto di sorrisi e mossettine il mafioso palestinista per poi stampargli un bel bacio sulle cadenti gote. Federica Mogherini, la pasionaria filopalestinese, in gioventù innamorata pazza di Arafat , diventata Alto Rappresentante della politica estera europea grazie a Renzi, non la finisce più di far danni e di farci vergognare prima come esseri umani e poi come cittadini europei. La decisione di Trump di spostare l'ambasciata USA a Gerusalemme, riconoscendola ufficialmente capitale di Israele, ha fatto scatenare la Mogherini che ormai non riesce più a frenare i propri sentimenti. Quando ha ricevuto Benjamin Netanyahu è stata, se possibile, ancora più fredda, antipatica e scostante del solito. Non ce l'ha fatta a contenersi, neppure a fare un sorriso di circostanza, limitandosi ad una smorfia a bocca storta. Dopo questa accoglienza algidissima, la sua dichiarazione è stata anche peggio "Non sognatevi che l'Europa segua le decisioni di Trump". Finito l'incontro con Bibi è corsa a Cuba per tirarsi su di morale con qualche dittatore e infine ecco l'incontro degli incontri, quello con il suo satrapo preferito, il corrotto, il mafioso, il padrino negazionista, il terrorista finanziatore della strage Monaco, Abu Mazen. Abu Mazen, alla notizia dei tagli di Donald Trump alle regalie in milioni di dollari all'ANP e all'URNVA, organizzazione mangiasoldi che come li riceve li usa per incrementare terrorismo e odio contro Israele, si è precipitato in Europa per la solita questua, oscena abitudine che non indigna mai nessuno, e per chiedere all'UE di riconoscere questo stato di Palestina che nessuno sa dove esattamente si trovi, che non ha confini, non ha economia, non ha capitale, non ha moneta, non ha un cavolo di niente se non tre cose: terrorismo, parassitismo e corruzione. Già alcuni paesi hanno promesso di riparare ai tagli USA aumentando la loro quota del pizzo mensile al boss, tra cui l'Olanda che ha come ministro per le pari opportunità una tizia sposata a un palestinese e, guarda un po' che coincidenza, ex impiegata dell'URNWA. Lady Pesc, dopo gli affettuosi convenevoli, ha promesso al boss palestinista di venirgli incontro e ha affermato una cosa gravissima " Il fermo impegno dell'UE per la soluzione dei due Stati, con Gerusalemme capitale di entrambi: lo Stato di Israele e lo Stato di Palestina". Quindi, di fatto, questa signora ha riconosciuto l'esistenza della Palestina e ha deciso che Gerusalemme sarà la sua capitale. Beh, penso che ogni commento sia superfluo, questa donna messa là dagli intrallazzi di Matteo Renzi e dopo essere stata per meno di un anno Ministro degli esteri in l'Italia, sta distruggendo quello che resta dell'Europa al punto da farci rimpiangere la britannica Catherine Ashton. Alcuni europarlamentari l'hanno giudicata "fredda e poco cordiale", sarà vero ma quando si toglie la maschera e sbaciucchia estasiata il dittatore palestinista del momento, sembra tutto meno che poco cordiale, ricordiamoci le sue foto con Arafat dove sorrideva soddisfatta e orgogliosa. Questo schifo europeo è stato oscurato da quanto accaduto lunedì e martedì in Israele durante la visita del vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence. Ho assistito in diretta TV al suo discorso alla Knesset e , come tanti, mi sono entusiasmata e commossa. "Sono felice di annunciare che entro il 2019 l'ambasciata Usa sarà a Gerusalemme , capitale di Israele e sono particolarmente orgoglioso di annunciarlo proprio da qui, dalla sua capitale, Gerusalemme...." Mentre i deputati arabi urlavano neri di rabbia e alzavano cartelli con la scritta "Gerusalmme capitale della Palestina ", Pence li ha guardati sorridendo è alla fine ha detto "Israele è una vibrante democrazia". Standing ovation! I palestinisti hanno dalla loro parte un'Europa divisa e debole ma noi abbiamo gli Stati Uniti d'America, un presidente che non ha paura di nessuno e un vice che in tutti i suoi discorsi non ha mai pronunciato un solo "but". Non ha mai detto" siamo alleati di Israele...ma..." come tutti fanno nei discorsi ufficiali..."Si, si, Israele... amici... ma... ma... i palestinesi...." Niente di tutto questo, nessuna ipocrisia. Mike Pence ha parlato di Gerusalemme – capitale - Israele. Punto!
Deborah Fait "Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"