Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 10/01/2018, a pag.14, con il titolo
"Chiusi di sabato. La legge sugli empori che divide Israele" il commento di Francesca Caferri.
Il commento di Francesca Caferri è disinformato e disinformante perché la legge approvata alla Knesset non proibisce l'apertura di esercizi commerciali di sabato, ma nega questa possibilità soltanto a quelli che vogliono avere un certificato di casherut. E' un provvedimento certamente discutibile, ma non irrazionale. Questo però Caferri non lo scrive.
Ecco l'articolo:
Francesca Caferri Benjamin Netanyahu
Ha vinto per un voto, Benjamin Netanyahu. Eppure quella di ieri per il premier israeliano ha tutto il sapore della sconfitta: dopo settimane di discussione, la Knesset ha approvato la legge che impone la chiusura dei piccoli supermercati e dei ristoranti nella giornata di Shabbat, il riposo ebraico. La legge era stata voluta dai partiti ortodossi, componenti fondamentali della coalizione di governo di Netanyahu. Ma contestata sia dalla sinistra sia da alcuni deputati dello stesso partito del premier: in prima lettura, la settimana scorsa, la legge era stata bocciata. «Stiamo passando da una democrazia moderna e liberale a uno Stato governato dalle leggi religiose dell’ebraismo», ha detto Ron Huldai, sindaco di Tel Aviv , la più liberale fra le città israeliane.
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