Riprendiamo da AVVENIRE di oggi, 06/01/2018, a pag.20 con il titolo "Gerusalemme, trovato un sigillo di 2700 anni fa. Apparteneva a un governatore e conferma la Bibbia " la cronaca di uno dei tanti ritrovamenti archeologici che testimoniano la continuità della presenta del popolo ebraico nella regione.
AVVENIRE dovrebbe non dimenticarlo quando pubblica le veline palestiniste che reclamano il possesso di una terra che non è mai stata loro.
Le righe finali rivelano l'abituale ignoranza/pregiudizio del quotidiano dei vescovi che predomina quando di mezzo c'è Israele.
Ecco il testo:
Negli scavi archeologici che si svolgono nei pressi del Muro del Pianto a Gerusalemme è riemerso un sigillo di creta databile al 700 a.C. che conferma i racconti della Bibbia. Il sigillo sarebbe appartenuto a un governatore della città. Ha le dimensioni di una piccola moneta sulla quale sono incise le figure di due uomini. Risulta leggibile anche parte di una scritta in ebraico antico con le parole "Leshar-Ir", cioè: "del governatore della città". Nella Bibbia è menzionata più volte la figura del governatore di Gerusalemme e si fanno anche due nomi: Yehoshua e Maaseiah, vissuti in epoche diverse. Fino ad ora, però, non si erano trovate prove storiche concrete dell'esistenza di questa specifica carica amministrativa nella città. Il Dipartimento israeliano per le antichità, nella persona dell'archeologa Shlomit Weksler-Bdolah, la ritiene una scoperta di grande importanza. E curioso che ne sia stato dato annuncio nei giorni in cui a New York moriva Lawrence Stager, professore emerito di archeologia ebraica ad Harvard, da sempre considerato "l'Indiana Jones della Bibbia" per le sue numerose scoperte in Medioriente, in trent'anni di scavi, che hanno confermato la storicità di alcuni eventi raccontati nelle Sacre Scritture.
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