Islam in Germania: l'invasione silenziosa continua Commento di Roberto Giardina
Testata: Italia Oggi Data: 04 gennaio 2018 Pagina: 12 Autore: Roberto Giardina Titolo: «I profughi minorenni, lo sono?»
Riprendiamo da ITALIA OGGI del 04/01/2018, a pag.12, con il titolo "I profughi minorenni, lo sono?", l'analisi di Roberto Giardina
Roberto Giardina
Invitato a cena da amici berlinesi, tra Natale e Capodanno, uno degli ospiti mi ha rimproverato per il probabile ritorno (secondo lui) di Berlusconi al governo. Voi italiani siete tutti fascisti? Dal tono non si attendeva una risposta. Gli ho ricordato che sarebbe come sostenere che tutti i tedeschi sono nostalgici per il successo dell'AID, il partito dell'estrema destra, entrato al Bundestag, e terza forza politica. Mi ha aggredito, chi vota per i populisti non è sempre di estrema destra, ho cercato di dirgli che l'avevo già scritto. Inutile, impossibile interromperlo. Era in preda a una crisi, ma non parlava più con me, cercava di convincere se stesso. E non aveva votato per l'AfD, lo conosco, è da sempre socialdemocratico. I tedeschi sono ossessionati dal loro passato. Giusto e comprensibile. Ma la paura fa compiere errori. Temono di non essere cambiati, cercano di dimostrarlo, e finiscono per negare l'evidenza. A cominciare dai problemi sorti con l'arrivo dei profughi, troppi in breve tempo, e in maggioranza islamici. Un atteggiamento diffuso, ma più forte, logicamente, a sinistra. Con i nuovi venuti, torna l'antisemitismo, gli ebrei vengono molestati e aggrediti per strada, i ragazzi ebrei perseguitati dai compagni arabi a scuola, ma tutto viene spesso registrato come «normali atti di violenza». A scuola? Normale mobbing tra adolescenti. Sono trascorsi cento giorni dal voto, e ancora non si riesce a formare un nuovo governo. E l'ostacolo più difficile da superare nelle trattative tra la Cdu-Csu di Frau Merkel e i socialdemocratici è, non a caso, l'accoglienza dei profughi. In particolare dei Flüchtlinge minorenni, i fuggiaschi, come più esattamente vengono definiti. Ne sono giunti circa 36 mila non accompagnati nel corso del 2017. Non sono bambini, ma ragazzi che dichiarano di avere 17 anni, e godono quindi di un trattamento speciale, come del resto da noi. Soprattutto, non possono essere rimandati indietro.
E se rimangono possono richiedere il ricongiungimento con la famiglia. Ma almeno il 40% mente sull'età. A Kantel, paese della Renana Palatinato, un quindicenne afgano ha ucciso con un coltello da cucina una coetanea che lo respingeva. Ora si scopre che probabilmente il profugo ha almeno vent'anni A Friburgo, un diciassettenne afgano ha violentato e ucciso una studentessa. Avrebbe in realtà almeno 25 anni, forse una trentina. I casi (di cui abbiamo già parlato) non sono isolati. La premier cristianodemocratica della Saar, Annegret Kramp-Karrenhauer, che alcuni indicano come possibile delfina di Frau Angela, chiede un controllo medico obbligatorio dell'età dei nuovi venuti che dichiarano di essere minorenni. Un controllo generale esteso a tutta la Germania. D'accordo, Stephan Mayer, il responsabile per la politica interna della frazione parlamentare della Csu. In altri paesi europei, si aggiunge, come la Svezia o l'Austria, questi controlli sono normali. La reazione dell'Spd è stata immediata: l'attuale regolamento è ottimo, e la proposta è un Umfug, come dire una sciocchezza, se scegliamo una traduzione gentile. E le trattative per la nuova Große Koalition si bloccano. Certamente, non è elegante citare i conservatori della Csu, che si presenta solo in Baviera. E tantomeno l'Austria del giovane cancelliere Kurz, arrivato al potere con l'appoggio dell'estrema destra. Ma perfino Sarah Wagenknecht, la leader della Linke, il partito dell'estrema sinistra, avanza dei dubbi sulla politica dell'accoglienza, ed è stata subissata da critiche feroci dei suoi compagni. Controllare l'età dei ragazzi che arrivano in Germania è veramente un provvedimento genetico di stampo nazista? Controllo medico o no, non sarebbe casomai urgente assistere realmente i giovani, che abbiano 17 anni o 18 poco cambia, che hanno in genere bisogno di venir seguiti da uno psicologo? Adesso vengono affidati (a pagamento) a una famiglia, o spediti in un centro, e ci si dimentica di loro. E i casi di Kantel o di Friburgo inquietano l'opinione pubblica e fanno aumentare i voti dell'estrema destra.
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