Marxisti tendenza Groucho
Commento di Andrea Zanardo
Jeremy Corbyn in prima fila durante una manifestazione contro Israele
"Ma cosa hanno fatto di buono gli ebrei da quando esistono?" si chiedeva su Facebook nel 2012 Nasreen Khan, candidata laburista al consiglio comunale di Bradford, dove un abitante su quattro professa la religione islamica. Jackie Walker, dirigente laburista, nel 2016 scriveva la risposta. Gli ebrei hanno organizzato e diretto la tratta degli schiavi. E se lo dice lei che è nera... Dice anche che non può essere antisemita perché ebrea. Comunque fa parte di una parrocchia metodista. E giusto poche settimane fa, a Brighton, storica roccaforte della sinistra, Daniel Harris, altro attivista laburista ha messo on line un video natalizio in cui tre suoi avversari politici erano truccati da ebrei ultraortodossi.
Trattandosi di un attivista per i diritti dei senza casa, è facile vedere tra le righe lo stereotipo dell'avido proprietario ebreo. Episodi di questo tipo si sono moltiplicati da quando, nel 2015, Jeremy Corbyn è diventato segretario del Partito. Corbyn, uno che si rivolgeva ai terroristi di Hamas chiamandoli "amici e compagni", si è portato dietro una Armata Brancaleone di terzomondisti e li ha piazzati nei posti chiave. Tra di loro, spiccano quei reduci Trotzkysti della fazione "Militant", che avevano tentato di conquistare il Partito negli anni Ottanta, per esserne poi espulsi alla vigilia del successo di Tony Blair. Il solo tentativo di denunciare questi episodi viene accolto da risate, difese preventive ed accuse di essere Blairiani (la vedete la smorfia di disgusto?), di voler cioè sabotare il nuovo corso, e di essere (indovina indovinello...) a libro paga di qualche lobby sionista. Intanto ci sono parlamentari che si sono trovati le vetrate dell'ufficio prese a sassate in una specie di Intifada in ritardo. C'è chi reagisce. Il Partito non può perdere l'appoggio degli ebrei. Le circoscrizioni di Nord Londra, dove la popolazione ebraica è significativa, sono passate per una manciata di voti ai conservatori. Conquistare il consenso degli ebrei è vitale per vincere le prossime elezioni, che -quando si terranno- promettono di essere molto combattute. E quindi ebrei, e persone generalmente decenti, danno battaglia dentro il Partito. Le procedure sono tortuose, le commissioni interne conducono indagini approfondite, ma si è arrivati ad avere la sospensione dal Partito anche di personaggi notori, come l'ex sindaco di Londra Ken Livingstone. Già noto per una serie di improperi antisemiti riversati addosso a un cronista: si è poi giustificato dicendo che era ubriaco. Ha anche dichiarato che gli ebrei non lo votano perché sono troppo ricchi e (indovina!) tutti proprietari di case.
Quando è arrivato a sostenere che i nazisti (che volevano sterminare gli ebrei) erano organicamente alleati dei sionisti (che gli ebrei li volevano salvare) il Partito non ha potuto fare altro che aprire un'inchiesta. Al momento Ken "il Rosso" ha raggiunto il numero piuttosto cospicuo dei laburisti sotto inchiesta interna. Il fatto è che il Partito nicchia. C'è timore dello scontro fisico, con militanti che hanno qualche consuetudine con violenze piazza. Ben pochi tra gli antisemiti sospesi sono stati riammessi, ma di espellerli, come chiedono molti parlamentari, non se ne parla proprio. I sospetti si trovano in questo momento in una specie di limbo. Fremono di sdegno per il sospetto di essere associati a correnti antisemite. Sapete, loro sono la sinistra della sinistra, moralmente superiori, e se la voce circola è tutta colpa dei sionisti che dominano nei media e vogliono continuare indisturbati a uccidere bambini arabi, perché così vuole la loro religione. Così ha cominciato a circolare un appello "Laburisti contro la caccia alle streghe" per far riammettere, e con tante scuse!, quei compagni la cui reputazione è stata vilmente offesa da terze colonne Blairiane (smorfia di disgusto) piazzate dal Mossad dentro il Partito. Si sa come vanno queste cose.
Prima circola l'appello, poi si crea un comitato promotore, dal comitato promotore si passa alla associazione e passo dopo passo arriveremo al Congresso e faremo sentire la nostra voce e diremo chiaramente che chiedere il boicottaggio di Israele, affermare che gli ebrei sono organizzatori e beneficiari della tratta degli schiavi, volere la scomparsa di Israele, accusare i sionisti di essere nazisti, pretendere che le sinagoghe siano senza protezione della polizia, mettere in dubbio il numero dei morti della Shoah ecc. ecc. tutto questo, sappiate, non è antisemitismo e non tolleriamo di venire offesi in questo modo. Che abbiamo anche compagni ebrei. In questo genere di congreghe non manca mai l'ebreo, o sedicente, tale, che prova un grande imbarazzo e senso di colpa per l'esistenza di Israele e viene pertanto messo in vetrina con il ruolo di portavoce. E che gli altri ebrei imparino! I veri ebrei sono quelli che si sentono in colpa e chiedono perdono e si impegnano ad espiare! Attratto da un programma tanto limpido e lineare, e senza dubbio perché la questione è urgente e lo riguarda personalmente, anche Gerry Downing, militante trotzkista, si è unito al gruppo dei Laburisti contro l'antisemitismo. Downing è uno che è stato espulso dal Partito nel 2015, dopo aver espresso la convinzione che il Partito dovrebbe affrontare "la questione ebraica" in quelli che lui chiama "termini marxisti". Non è chiaro quali siano questi termini marxisti. Ma è chiaro che la compagnia di uno che vuole "affrontare la questione ebraica" e "combattere con ogni mezzo la borghesia ebraica che fa gli interessi del capitale" è imbarazzante non solo per il Partito, ma anche per quelli di "Laburisti contro la caccia alle streghe". Che lo hanno espulso. E quindi il gruppo di pressione nato per dimostrare al mondo che non esiste un problema di antisemitismo interno alla sinistra, ha appena espulso dal proprio interno un dirigente di sinistra perché considerato antisemita. Più che Karl Marx viene in mente Groucho Marx.
Quello che "Non voglio fare parte di un club di livello così basso da accettare quelli come me". Ma attenzione, non è finita. Perché Gerry Downing ha annunciato di voler dare battaglia, ha fatto circolare un appello e ha dato appuntamento ad amici, compagni e sostenitori (il gruppo di cui lui fa parte "Battaglia socialista") in un pub di Westminster per il prossimo sabato. Ovviamente, questo genere di riunioni si fanno il sabato, perché così uno è sicuro che non ci sono sionisti intorno. Che non si sa mai. E però, stesso pub, stessa data, stessa ora, tu guarda che strano, si sono dati appuntamento i compagni di "Laburisti contro la caccia alle streghe", quelli che l'antisemitismo di sinistra non esiste, ma forse sì, con portavoce Ken Loach, il regista. Anche loro hanno scelto di trovarsi di sabato, perché diciamocelo pure, compagni, adesso che siamo tra di noi si può dire, di certe cose si parla meglio quando i sionisti sono in sinagoga. Si preannuncia una mattina interessante, in quel pub. Vi sconsiglio comunque di evitarlo, se vi piacciono i film di Ken Loach, e volete un autografo del regista. Temo sarà impegnato. Comunque va in scena qualcosa dei fratelli Marx. Dal vivo.
L'Independent racconta la storia qua. http://www.independent.co.uk/news/uk/politics/labour-antisemitism-members-expelled-witchhunt-campaign-law-a8138551.html
Andrea Zanardo