Organizzazioni pro e contro in Israele
Analisi di Mordechai Kedar
(Traduzione dall’ebraico di Rochel Sylvetsky, versione italiana di Yehudit Weisz)
La teoria organizzativa ci consente di capire il Medio Oriente, le sue nazioni e le varie forze pro e anti-israeliane che ospita. La teoria organizzativa è una disciplina ampia e rispettata nel campo delle scienze sociali, ha dato vita a progetti di ricerca, libri e innumerevoli indagini. Un gran numero di ricercatori studia come le organizzazioni sono state costituite, come lavorano, quali sono i temi fondativi, quali problemi affrontano e cose ne determina la fine. Questi argomenti sono importanti per chiunque desideri comprendere il Medio Oriente, perché ogni Stato è un'organizzazione, come lo sono le sue forze armate, i partiti politici, le associazioni religiose o civili, persino i gruppi terroristici non sono esenti dai medesimi processi. Anche se caratteristiche culturali importanti e significative differenziano il Medio Oriente da altre regioni, ci sono tuttavia somiglianze condivise con il resto del mondo.
Famiglia e tribù
L'organizzazione più antica e diffusa è la famiglia. La sua caratteristica principale, per i nostri scopi, consiste nel fatto di basarsi su dati biologici. Una madre e un padre hanno dei figli, questi a loro volta hanno figli, e così via, generazione dopo generazione. L'appartenenza non è una questione di scelta per una persona nata e cresciuta in una famiglia, e anche se nell'età adulta può abbandonarla, continuerà ad essere il figlio biologico dei suoi genitori perché le famiglie si basano sulla biologia, non sull'ideologia. In luoghi e culture diversi ci sono ruoli differenti per la famiglia: nella cultura occidentale individualistica odierna, il nucleo famigliare (padre, madre, figli) è la norma, mentre zie, zii e cugini si frequentano di meno, o per nulla, e la loro influenza sui singoli parenti è minima. Al contrario, in Medio Oriente, la tribù (genitori, zii, nonni e discendenti) esercita una forte influenza su tutti gli appartenenti, a causa delle condizioni ambientali spesso desertiche e della costante lotta per le fonti di sostentamento. La famiglia è un’ organizzazione che si rinnova costantemente. Ogni neonato appartiene alla generazione successiva, è il sangue nuovo che scorre nelle arterie della famiglia, che le consente di continuare ad esistere e a funzionare in un mondo in perenne cambiamento. La continuità della vita familiare nel corso delle generazioni deriva dalla natura stessa di un'organizzazione fondata su basi biologiche. Finché i suoi membri continueranno il ciclo biologico della vita, l'organizzazione familiare continuerà ad esistere, indipendentemente dal fatto che i suoi membri condividano ideologie identiche o addirittura opposte.
Organizzazioni ideologiche e organizzazioni che perseguono interessi propri
Le organizzazioni non familiari hanno come obiettivo la promozione di problemi ideologici o economici. Esempi di organizzazioni ideologiche sono ASPCA, Gush Emunim e Peace Now, mentre esempi di organizzazioni orientate a tutelare interessi economici sono corporazioni, sindacati, associazioni di imprenditori e commercianti, ordini professionali. È importante sottolineare che in queste organizzazioni, l'ideologia e gli interessi personali non sono diametralmente opposti l'una agli altri, ma sono presenti in proporzioni diverse: per esempio Gush Emunim, dove l'ideologia si basa sulla convinzione che la Terra di Israele appartenga al Popolo di Israele, mentre gli elementi orientati all'interesse si concentrano sulla creazione di condizioni di vita confortevole (centri di assistenza, asili nido, scuole, farmacie, supermercati ecc.) per quelle famiglie che hanno deciso di vivere sulle brulle colline di Giudea e Samaria. Ma anche altre organizzazioni possono avere un elemento ideologico. Quando un sindacato si batte per ottenere salari più alti per i suoi iscritti, agisce in nome dell’ideale di creare uguaglianza sociale.
L'Ordine degli avvocati, nell’interesse dei suoi iscritti, potrebbe impedire l’ingresso di nuovi membri, rendendo più difficile l’esame di ammissione, come è avvenuto recentemente in Israele, al fine di evitare che un gran numero di nuovi avvocati invada il mercato e abbassi il reddito dei propri membri, ma agisce anche per modernizzare il sistema giudiziario. In questo modo, ideologia e interessi vanno a braccetto, con la preponderanza relativa di una sugli altri e viceversa, il che consente la distinzione tra organizzazioni ideologiche, dove l'ideologia è il fattore dominante e le organizzazioni orientate agli interessi economici, dove è il contrario. Il loro aspetto è alquanto dinamico, specialmente nel caso di organizzazioni ideologiche: di solito iniziano come un gruppo formato da giovani innovativi, credono fortemente nel valore della giustizia, e con energia vogliono perseguirla. Manifestano pubblicamente, distribuiscono volantini, stampati a spese dei loro genitori, li distribuiscono ai passanti o mettendoli nelle cassette delle lettere. Mancando dei fondi necessari per affittare un ufficio, se la cavano riunendosi dove capita. Gli anni passano, l'organizzazione è cresciuta e i suoi membri sono un po’meno giovani. Lavorano, dividono le loro attività tra i diversi impegni, nominano i responsabili dei vari settori. Si rivolgono al pubblico per le donazioni, acquistano telefoni cellulari per i capi dipartimento in modo che possano coordinare le attività, noleggiano auto per rendere più veloci i movimenti. Gli uffici si trasferiscono in un quartiere della zona industriale, perché è tutto ciò che il budget consente. Incominciano a formarsi delle coppie, nascono nuove famiglie. Raggiunta l'età di 30 anni, l'organizzazione ha già un amministratore delegato, elezioni interne, un avvocato e un commercialista, valuta le possibili esenzioni fiscali, ha un bilanci annuale. L’attività dell'organizzazione inizia a espandersi all'estero e collabora con organizzazioni internazionali analoghe. I media esprimono interesse per l'organizzazione e le sue attività. L'organizzazione inizia a concedere salari più interessanti ai membri che hanno messo su famiglia. Quando raggiungono i 35 anni, gli uffici si trasferiscono in locali più presentabili - e più costosi - perché è impossibile portare potenziali clienti in una stanza fatiscente in una zona industriale. L’amministratore delegato si insedia nella stanza d'angolo con due finestre, e tra i capi dei reparti si crea una competizione per ottenere le stanze più vicine alla sua. Una parte crescente del bilancio è investita in stipendi, prestazioni sociali, pensioni, voli internazionali (classe economica, ovviamente), auto e spese d'ufficio.
Sempre meno è investito nell'ideologia e negli obiettivi per i quali è stata creata l'organizzazione, che pianifica iniziative al fine di raccogliere fondi, poi utilizzati per pianificare altri eventi di raccolta fondi che garantiscano la continua capacità dell'organizzazione di pianificare ancora altri eventi al fine di raccogliere fondi per pianificare altri ... e così via. Quando i membri hanno circa 40 anni, iniziano a litigare: sul figlio di chi può essere impiegato nell'organizzazione, su chi può volare all’estero per rappresentare l’organizzazione, apparire sui media per conto dell’organizzazione e incontrare il Presidente durante la celebrazione in onore dell’organizzazione. La maggior parte del budget è destinata alla gestione dell'organizzazione e al pagamento degli stipendi e solo una piccola parte è destinata al raggiungimento degli obiettivi iniziali. Nel momento in cui i membri fondatori hanno 50 anni, l'organizzazione è diventata corrotta, totalmente interessata alla propria esistenza e ai suoi conflitti interni (perché lui vola in business class mentre io devo accontentarmi della classe economica?) e ciascun pezzo grosso provvede più a se stesso e alla sua famiglia che all'organizzazione. Sessant'anni dopo la sua fondazione, l'organizzazione è in stagnazione, le sue attività quasi in stallo, i suoi membri cercano la loro via di uscita, alcuni restano solo per garantirsi i propri redditi da pensione, e gli ideali per i quali era stata creata sono quasi del tutto abbandonati. Nel frattempo, tuttavia, un gruppo di ventunenni con un'idea simile, una luce negli occhi, una fede nella bontà della loro causa e un sacco di energia appare sulla scena per creare una nuova organizzazione - fresca, pulita e piena di adrenalina- ma viene respinto dall'organizzazione esistente, vecchia e decadente. Abbandonano i loro studi e altre attività, manifestano nelle strade la loro ideologia, stampano volantini, li distribuiscono ai passanti e li mettono nelle buche delle lettere. I loro incontri si svolgono in una baracca abbandonata alla periferia della città ... Quello che è successo alla prima organizzazione è che si è evoluta da un'organizzazione ideologica a un'organizzazione orientata al profitto (salari e uffici) e ha iniziato a invecchiare, proprio come un essere umano, che inizia la propria vita con energia illimitata e finisce con tutta la sua forza indebolita, preoccupato di mantenere in salute il proprio corpo, trovare le pillole e le medicine giuste. I giovani trovano questo disgustoso e costituiscono un'organizzazione diversa. Questo è il destino di ogni organizzazione, a meno che non sia abbastanza saggia da iniettare sangue nuovo nelle proprie arterie sotto forma di giovani, energici e idealisti che credono nella validità della loro causa e sono disposti a impegnarsi per far progredire gli ideali .
Questo è il fenomeno a cui assistiamo negli ultimi anni, quando la vecchia e malata causa sionista viene trasfusa con del nuovo sangue rinvigorente, sotto la forma di nuove organizzazioni come Im Tirtzu, Hashomer Hechadash, Reservists on Duty, Regavim, Shurat HaDin, My Israel, My Truth, NGO’s Monitor, Tatzpit (vedi sotto per le descrizioni) e di altri, che si sono dati da fare per difendere il sionismo e alzare la voce contro le organizzazioni che lavorano contro lo Stato di Israele, come Breaking the Silence. I partiti politici non sono esenti dal destino delle organizzazioni che invecchiano. Uno sguardo alla Knesset rivela un buon numero di organizzazioni politiche che erano nate come movimenti ideologici ed ora sono prigioniere d’interessi ristretti - l’interesse supremo dei loro membri consiste nel desiderio di mantenere le loro poltrone nella Knesset e nient'altro. Anche l'OLP, Hamas, Hezbollah e ogni altra organizzazione mediorientale stanno attraversando questo processo. Anch'essi sono costituiti da persone e stanno subendo il fenomeno deterministico, generale e ineludibile del decadimento organizzativo, inarrestabile a meno che non consentano l'iniezione di sangue nuovo e ideologico nel corpo corrotto delle loro organizzazioni. La capacità di un'organizzazione di attrarre nei propri ranghi persone giovani e idealiste che credono nella validità e nella giustezza della loro causa, è il principale indicatore della capacità di continuare a raggiungere i propri obiettivi nel tempo.
Organizzazioni citate nell'articolo:
Im Tirtzu : “ Se vorrete” da un motto di Herzl, un’organizzazione studentesca dedicata alla lotta contro una "campagna di delegittimazione contro lo Stato di Israele e per fornire risposte ai fenomeni post-sionisti e anti-sionisti".
Ha Shomer HaChadash : prende il nome da una organizzazione pre-stato simile, fornisce sicurezza e protezione alle comunità più piccole e vulnerabili di Israele nel Negev e in Galilea, in particolare dal furto e dall'invasione incrotollata dei beduini.
Reservists on Duty: nato nel dicembre 2015 da soldati e ufficiali di riserva israeliani, per agire contro la campagna di boicottaggio del BDS. In Israele il suo obiettivo è "lavorare per contrastare le organizzazioni no profit israeliane che sostengono il BDS".
Regavim: è una comunità filo-israeliana, una ONG in Giudea e Samaria, che controlla e persegue azioni legali nel sistema giudiziario israeliano contro qualsiasi costruzione intrapresa da palestinesi o beduini ovunque in Israele, priva dei permessi legali israeliani.
Shurat HaDin: ha avuto successo nel bloccare gruppi terroristici dal finanziare i loro crimini violenti, attraverso azioni legali e cause civili.
My Israel: Movimento fondato da Naphtali Bennett e Ayelet Shaked prima delle loro carriere parlamentari, si occupa di pubbliche relazioni su Internet e in particolare sui social network e Wikipedia
My Truth: un'organizzazione educativa di base, senza scopo di lucro, composta da soldati della riserva dell'IDF che cercano di condividere i valori e le esperienze dei soldati israeliani e mostrare i loro elevati standard etici.
ONG Monitor: fornisce informazioni e analisi, promuove la responsabilità e sostiene la discussione sulle attività delle ONG che rivendicano il rispetto dei diritti umani e dei programmi umanitari da parte di Israele.
Breaking the Silence: Organizzazione che diffama l'IDF in tutto il mondo, che pretende di raccontare storie di atrocità, nessuna delle quali è stata dimostrata vera. Infatti, il suo portavoce è stato processato per aver mentito. È stato escluso dalle scuole israeliane.
Mordechai Kedar è lettore di arabo e islam all' Università di Bar Ilan a Tel Aviv. Nella stessa università è direttore del Centro Sudi (in formazione) su Medio Oriente e Islam. E' studioso di ideologia, politica e movimenti islamici dei paesi arabi, Siria in particolare, e analista dei media arabi.
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