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Protezione dei criminali e alto tradimento
I lettori più attenti di IC hanno già avuto due volte la notizia che intendo trattare oggi: in una breve della Stampa (http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=6&sez=120&id=68767) e nell’analisi scritta apposta per IC da Antonio Donno sulla politica di Trump. Ma il pubblico dei giornali italiani no, l’hanno vista pochissimo, come del resto quelli americani, dato che, per esempio, a quel che ne so, il New York Times e le maggiori retei televisive l’hanno accuratamente taciuta (https://nypost.com/2017/12/21/a-deafening-media-silence-on-the-obama-hezbollah-scandal/ ). Vedete, vi sono anche la fake news omissive e in esse i giornali più “autorevoli” e più “progressisti” (“autorevoli” perché “progressisti” e “progressisti” perché “autorevoli”, ça va sans dire) si distinguono anche rispetto ai siti web più squalificati. Dunque repetita iuvant, soprattutto se la cosa è davvero importante. E’ in questo caso lo è, credetemi.
L’inchiesta si trova qui, merita di essere letta anche per come è scritta (https://www.politico.com/interactives/2017/obama-hezbollah-drug-trafficking-investigation/ ). Se ne volete un riassunto in italiano potete leggere qui, guardate un po' su due siti italiani noti e non su giornali cartacei (http://formiche.net/2017/12/20/politico-hezbollah-obama/ ,http://www.huffingtonpost.it/2017/12/18/hezbollahgate-per-obama_a_23310623/ ) Aggiungo che c'è stata una replica molto debole dal Whashington Post, secondo giornale più "autorevole" e "progressista" d'America, in cui non si prova nenache a dimostrare che il sabotaggio alla DEA non ci sia stato, ma si dà voce ad alcuni dei presunti responsabili che sostengono di non c'entrare, che l'inchiesta di Politico è esagerata e strumentale... cose così (https://www.washingtonpost.com/blogs/erik-wemple/wp/2017/12/21/former-obama-officials-criticize-politico-story-alleging-weakness-against-hezbollah/ ). Vorrei infine darvi l'indicazione di tre voci di parte ebraica: una cronaca del Jerusalem Post ( http://www.jpost.com/Arab-Israeli-Conflict/The-Israeli-NGO-that-went-after-Hezbollahs-money-before-US-jumped-in-out-518564 ) una bellissima analisi, come sempre, della più brava giornalista politica israeliana, Caroline Glick (http://www.jpost.com/Opinion/OUR-WORLD-The-international-community-and-the-liberal-media-518511 ) e un articolo dell'italiano Emanuele Ottolenghi, che attualmente lavora da analista politico negli Stati Uniti che richiede con forza la ripresa delle indagini (http://thehill.com/opinion/national-security/366179-to-get-tough-on-hezbollah-and-fix-obamas-mistake-revive-project) Vi ho citato con larghezza le mie fonti, non solo perché lo faccio sempre a giustificare le mie cronache, ma anche perché questo è un caso di gravità veramente unica. In primo luogo abbiamo qui la prova di una cosa che spesso Israele ha detto, ma che non viene quasi mai accettata e cioè che Hezbollah non è per nulla un normale movimento politico "popolare", con qualche tentazione militarista. E' invace un'organizzazione criminale terrorista che non solo pratica in tutto il mondo attentati contro civili ignari, oltre che contro militari (sono suoi gli attentati ai marines del Libano, ma anche al centro ebraico di Buones Aires e ai turisti israeliani di Bargas in Bulgaria, per citare solo tre casi che assieme però hanno provocato un mezzo migliaio di morti. Il secondo punto è che gli alti gradi dell'amministrazione Obama e forse il presidente in persona si sono resi protettori e complici di questa attività criminale, violando i giuramenti fatti di difendere il loro popolo e la legge. Chissà quanti giovani sono morti per la droga fatta passare per un gioco politico. Con questa storia siamo al di là non solo della legge, ma anche della decenza morale. Molto, ma molto oltre delle peggiori accuse fatte su un presunto patto fra stato e mafia in Italia. Il terzo punto è che Obama e i suoi collaboratori hanno mostrato in questa storia di tenere all'accordo con l'Iran al di là di qualunque limite morale, giuridico e politico. C'è stato una politica durata otto anni per affidare il Medio Oriente all'imperialismo iraniano, al di là di qualunque crimine commesso dagli ayatollah e dai loro satelliti. Una specie di missione che Obama si è dato, per cui non ha esitato a violare l'ordine costituzionale americano (evitando di sottoporre un rilevante trattato internazionale al Senato, secondo la costituzione), calpestando i diritti e la lealtà dei suoi alleati, in primis Israele, esponendo a un rischio atomico di cui ancora non siamo tutti consapevoli non solo tutto il Medio Oriente, ma anche l'Eurpa e gli Stati Uniti.
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