Gentilissima Signora Fait, ho letto su IC un articolo che dovrebbe essere di Luca Foschi ed essere intitolato “Gerusalemme, gli USA isolati”, che IC critica perché “sottolinea l'isolamento dello Stato ebraico e degli Stati Uniti, ma non scrive che la maggioranza non ha automaticamente ragione”. Osservazione che, in linea di principio, condivido, salvo il fatto che l’articolo, almeno come riportato sul Vostro sito, ha ad oggetto solo la vicenda dei festeggiamenti natalizi a Nazareth e menziona la “decisione del presidente Trump di spostare l'ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme” unicamente come motivazione addotta giorni fa da un portavoce dell’amministrazione comunale per ridurre il programma delle celebrazioni ‘civili’ (spettacoli e simili): nemmeno un accenno al Consiglio di Sicurezza dell’ONU od a qualsiasi altra reazione internazionale alla dichiarazione di Trump. Poiché non leggo l’edizione cartacea di Avvenire e sul sito del quotidiano non è stato pubblicato né l’articolo di cui avete riportato il testo, né uno con quel titolo, mi resta la curiosità di sapere chi sia incorso nella svista. In ogni caso, grazie per la pubblicazione, perché è una cronaca piuttosto interessante da cui traspaiono chiaramente le tensioni che IC denuncia da anni, ma che non affiorano molto spesso sulla stampa italiana.
Con i più cordiali saluti,
Annalisa Ferramosca
Gentile Annalisa,
io vivo e scrivo da Israele perciò mi riesce difficile sapere se si tratti di svista o meno. Informazionecorretta prende gli articoli dalle edizioni cartacee non da web e, a firma Luca Foschi, quello risulta essere l'articolo giusto. Le confesso che nel leggerlo mi sentivo ricoperta di melassa , tutta quella retorica, quella falsità di voler far apparire ciò che non è riguardo alle festività di Nazareth, prima cancellate poi, in odore dei soldi, ripristinate, altro che mele dolci, gingilli e lucine. Anche se l'articolo non parla, come annunciato dal titolo, di USA e Israele, è comunque una pessima prova di giornalismo.
Un cordiale shalom