Facebook e la Rai: la saga continua
Commento di Deborah Fait
Appena riammessa su Facebook dopo tre giorni di blocco per aver osato scrivere che i musulmani usano il venerdì per dar vita a disordini e violenza, vengo a sapere che la mannaia della censura si sta abbattendo su altri amici, tutti indistintamente puniti non appena scrivono le parole proibite: islam o musulmani.
Alcune persone che hanno pubblicato questo articolo della BBC News http://www.bbc.com/news/world-asia-41981430 di colpo si son viste tagliate fuori dal social e bloccate con la motivazione che il post contiene "nudi" che sarebbero le immagini di alcuni abitanti della giungla di Sumatra, ripresi nel video, i quali difficilmente, in quel ambiente, potrebbero vestirsi in giacca e cravatta.
Per capire se si trattava di un errore o di vera pazzia, ho sfidato la fortuna e ho pubblicato sulla mia pagina Facebook lo stesso articolo. Bene, nel giro di mezz'ora, ecco arrivarmi un messaggio di rimozione dello stesso perchè è vietato pubblicare "nudi" e il monito...se continui sarai bloccata.
Ormai le cose sono due, siamo alla pura follia oppure il social è caduto in mano a redattori fortemente allergici a chiunque esprima una pur minima critica al mondo islamico.
E' molto difficile vivere serenamente questo clima di censura degno della Stasi, la libertà di espressione è completamente calpestata e, si badi bene, non parlo di offese, mi riferisco a una legittima critica dello strapotere e delle ingiustizie che ogni persona normale e civile nota nella società islamica.
Per capire i metodi che usa Facebook nel gestire i suoi utenti, che saremmo tutti noi, con il permesso di un amico di cui tralascio il nome, pubblico questo esperimento fatto in seguito al rifiuto di FB di cancellare offese e volgarità contro Israele con la solita formula "Il post non viola i nostri standard":
"Stanco di segnalare a Facebook contenuti e pagine neonaziste o semplicemente antisemite con la certezza di ricevere solo e sempre la stessa risposta "il post non è stato rimosso perché non viola i nostri Standard", ho provato a fare un esperimento: ho creato un account falso con cui ho pubblicato di volta in volta delle schifezze di diverso genere, che di volta in volta ho segnalato dal mio account vero.
Ed ecco i risultati:
BISOGNA CANCELLARE ISRAELE DALLA FACCIA DELLA TERRA
il post non è stato rimosso perché non viola i nostri Standard
BISOGNA CANCELLARE L'ITALIA DALLA FACCIA DELLA TERRA
il post non è stato rimosso perché non viola i nostri Standard
BISOGNA CANCELLARE LA CINA DALLA FACCIA DELLA TERRA
il post non è stato rimosso perché non viola i nostri Standard
Questo significa che per facebook è lecito cancellare degli Stati dalla faccia della terra. Ho provato allora a vedere se è altrettanto lecito cancellare dei popoli:
BISOGNA CANCELLARE I NEGRI DALLA FACCIA DELLA TERRA
il post è stato rimosso
BISOGNA CANCELLARE GLI EBREI DALLA FACCIA DELLA TERRA
il post non è stato rimosso perché non viola i nostri Standard
Sicché gli ebrei possono essere eliminati. Ma mi viene un dubbio: forse per facebook gli ebrei non sono un popolo, ma i seguaci di una religione. Allora rifaccio l'esperimento con le religioni:
BISOGNA CANCELLARE GLI EBREI DALLA FACCIA DELLA TERRA
il post non è stato rimosso perché non viola i nostri standard
BISOGNA CANCELLARE I CRISTIANI DALLA FACCIA DELLA TERRA
il post non è stato rimosso perché non viola i nostri Standard
BISOGNA CANCELLARE I MUSULMANI DALLA FACCIA DELLA TERRA
il post è stato rimosso
BISOGNA CANCELLARE I BUDDISTI DALLA FACCIA DELLA TERRA
il post non è stato rimosso perché non viola i nostri Standard
Sicché gli unici che non si possono cancellare sono i musulmani. Il motivo può essere uno soltanto: i fondamentalisti islamici fanno paura e li si asseconda. In questo modo, loro diventano sempre più potenti, e noi del Sud lo sappiamo bene perché è la stessa cosa che è avvenuta con le mafie, più le abbiamo temute e più si sono rafforzate.
CI VORREBBE UNA BELLA BOMBA ATOMICA SU TEL AVIV: LA VERA SOLUZIONE FINALE!
il post non è stato rimosso perché non viola i nostri Standard
Questa è dunque la situazione di Facebook, difficile da credere ma del tutto vera. Da questo esperimento si capisce, senza ombra di dubbio, che chiunque può essere offeso e minacciato addirittura di morte purchè non appaia la parola islam.
Questo comportamento molto equivoco e sinistro sta convincendo alcune persone ad abbandonare Facebook ed è un peccato perchè le numerose pagine islamo-naziste o semplicemente antisemite non avrebbero più nessun controllo, sarebbero libere di pubblicare ogni tipo di nefandezza. Lo sono comunque ma almeno ogni tanto si riesce a dar loro fastidio.
Passiamo alle dolenti note della Rai.
E' di giovedì il mio commento su Telekabul, Rai 1: http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=&sez=70&id=68706 Benissimo, a questo punto, visto che non succede granchè e che la situazione è tranquilla rispetto alle tragiche aspettative strombazzate da arabi e media, ci si augurerebbe un po' di silenzio, invece no! Mai stanchi, hanno ripreso le notizie inutili di ieri anche su Rai 2 : http://www.tg2.rai.it/ e su Rainews 24 http://www.rainews.it/dl/rainews/live/ContentItem-3156f2f2-dc70-4953-8e2f-70d7489d4ce9.html .
Carlo Paris continua a parlare di disordini anche se in Israele è tutto tranquillo. Se a Gaza si agitano e marciano urlando come ossessi, beh, Israele c'entra come i cavoli a merenda, è il loro particolare modus vivendi.
Paris accenna, molto timidamente, al sindaco di Nazareth che, per ritorsione a Trump, ha annullato tutte le manifestazioni festive del Natale, dimenticandosi di dirne il nome, Alì Salam, e la religione, islamica.
Nazareth è una città israeliana a popolazione mista dove, dagli anni 90, la maggioranza è diventata islamica con conseguenti vessazioni nei confronti degli arabi cristiani che, per paura, non si sono mai ribellati.
Padre Gabriel Nadaf
L'unico ad opporsi è Padre Gabriel Nadaf, di cui abbiamo scritto varie volte, che riceve costanti minacce di morte a causa della sua fedeltà a Israele e perchè invita i giovani arabi cristiani a prestare il servizio militare nell'esercito "dell'unico paese che ci difende e rispetta la nostra religione" http://www.jpost.com/Blogger/Gabriel-Naddaf
Finora nessuna protesta è pervenuta contro la decisione del sindaco Salam.
Tutti rassegnati a subire e ad essere lentamente annientati dalla prepotenza islamica. Da Nazareth voliamo a Milano dove la preside di un Istituto superiore ha eliminato la parola Natale, per non parlare di quei tanti sacerdoti che rifiutano il presepe per non turbare i musulmani. http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2017/12/13/scuola-milano-cancella-la-parola-natale_5b566e18-23bb-435e-b782-ce1b4785dd99.html
Insomma, mala tempora currunt, e chi dovrebbe difendere le tradizioni cristiane, pusillanamente, tace.
Deborah Fait
"Gerusalemme, Capitale di Israele, unica e indivisibile"