Riprendiamo dalla STAFFETTA QUOTIDIANA, l'articolo "Crisi idrica, la lezione di Israele".
Con una domanda idrica pari a circa 2,2 mld/mc, di cui appena 1,2 coperte da risorse naturali, Israele è tra i Paesi più avanzati al mondo in fatto di politiche idriche. In un tale contesto – spiega l'ambasciatore israeliano a Roma, Ofer Sachs, in un contributo per Formiche – è indispensabile una scrupolosa gestione dell'economia idrica basata su tre pilatri: efficienza e risparmio, riciclo, desalinizzazione. In Israele – spiega - “le reti di distribuzione sono costantemente monitorate per impedire perdite e garantire la qualità dell'acqua potabile. Tutti i bambini sono cresciuti sapendo che è un peccato sprecare anche una sola goccia e le norme edilizie impongono l'uso di strumenti per l'efficienza idrica domestica”. Il costo dell'acqua nel Paese infine, è tra i più alti al mondo. Tuttavia, proprio a causa della sua scarsità, Israele è all'avanguardia nello sviluppo e applicazione di tecnologie per l'efficienza idrica.
Nel tempo – prosegue Sachs – sono state sviluppate soluzioni come l'irrigazione ‘goccia a goccia' (anni ‘60) che non solo hanno ottimizzato il consumo per unità idrica, ma hanno anche abbattuto l'uso di fertilizzanti e pesticidi a tutto vantaggio della qualità dell'agricoltura. Israele ricicla (prevalentemente proprio in agricoltura) il 90% delle acque reflue da consumo domestico e industriale (un livello unico al mondo); ma, soprattutto, è all'avanguardia nelle tecnologie di desalinizzazione. Ad oggi i suoi 5 impianti producono circa 650 mc di acqua potabile l'anno, e se ne stanno costruendo altri. La rete – spiega ancora il diplomatico – ha una struttura ‘a spina di pesce', estesa su tutto il territorio nazionale, che convoglia da nord le acque delle fonti intorno al lago di Tiberiade, e da sud quelle provenienti dagli impianti costieri di desalinizzazione. Parallelamente, si sviluppano altre reti locali, con ampia elasticità operativa, per la redistribuzione dell'acqua riciclata. Nei prossimi anni – conclude Sachs – l'impatto dei cambiamenti climatici colpirà duramente anche in termini di estensione delle aree desertificate: cooperazione globale e tecnologie innovative sono i soli strumenti per affrontare le sfide del futuro. Israele è in prima linea.